L'AGGRESSIONE
VENEZIA «Hai una sigaretta?». Aggredito e rapinato dopo il lavoro. Stava rientrando a casa dopo avere terminato il turno nell'albergo dove è assunto, quando due sconosciuti lo picchiano brutalmente. Una camminata di una decina di minuti e sarebbe arrivato. Invece percorse qualche centinaia di metri il fuoriprogramma che ha rischiato di trasformarsi in dramma.
Protagonista suoi malgrado di questo odioso episodio un dipendente dell'Hotel Nh a Rio Novo. L'uomo è stato affrontato dalla coppia di giovani verso le tre della notte scorsa. L'incontro casuale - almeno così all'apparenza - è avvenuto in calle larga Ragusei quando i percorsi dei tre si incrociano. I due lo avvicinano in maniera tranquilla, senza mostrare particolare tensione o prepotenza tali da far temere qualcosa. Gli chiedono se offre loro una sigaretta. Ma quando lui risponde di no, perché di fatto non ne ha, ecco la reazione violenta e inaspettata, che lo spiazza e che lo terrorizza perché di fatto si accorge di trovarsi in completa balìa di quei due esagitati. All'intorno non c'è nessuno.
E i due continuano: calci e pugni, pugni e calci. Finché la loro vittima perde l'equilibrio e finisce a terra: ma non si fermano nemmeno quando l'uomo cerca di ripararsi con le braccia e chiede loro di smetterla. Lo fanno nel momento in cui si accorgono che la loro preda ha perso lo smartphone cadendo sul selciato: a quel punto prendono il cellulare e scappano nella direzione di piazzale Roma.
I primi a soccorrere l'inserviente sono gli agenti della Volante lagunare: gli aggressori vengono descritti come giovani, con magliette e pantaloni neri, di sicuro stranieri, forse asiatici. Le indagini sono in corso: si spera che le telecamere di sorveglianza installate nella zona forniscano utili spunti investigativi.
Appena due giorni fa a Rialto, la rapina di una turista francese di 25 anni con il malvivente che strappandogli la borsetta nella colluttazione l'ha spinta giù dal ponte facendo finire in acqua: per fortuna la donna non si è fatto pressoché nulla, aiutata a risalire dal Canal Grande dal marito ha rifiutato le cure mediche.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA «Hai una sigaretta?». Aggredito e rapinato dopo il lavoro. Stava rientrando a casa dopo avere terminato il turno nell'albergo dove è assunto, quando due sconosciuti lo picchiano brutalmente. Una camminata di una decina di minuti e sarebbe arrivato. Invece percorse qualche centinaia di metri il fuoriprogramma che ha rischiato di trasformarsi in dramma.
Protagonista suoi malgrado di questo odioso episodio un dipendente dell'Hotel Nh a Rio Novo. L'uomo è stato affrontato dalla coppia di giovani verso le tre della notte scorsa. L'incontro casuale - almeno così all'apparenza - è avvenuto in calle larga Ragusei quando i percorsi dei tre si incrociano. I due lo avvicinano in maniera tranquilla, senza mostrare particolare tensione o prepotenza tali da far temere qualcosa. Gli chiedono se offre loro una sigaretta. Ma quando lui risponde di no, perché di fatto non ne ha, ecco la reazione violenta e inaspettata, che lo spiazza e che lo terrorizza perché di fatto si accorge di trovarsi in completa balìa di quei due esagitati. All'intorno non c'è nessuno.
E i due continuano: calci e pugni, pugni e calci. Finché la loro vittima perde l'equilibrio e finisce a terra: ma non si fermano nemmeno quando l'uomo cerca di ripararsi con le braccia e chiede loro di smetterla. Lo fanno nel momento in cui si accorgono che la loro preda ha perso lo smartphone cadendo sul selciato: a quel punto prendono il cellulare e scappano nella direzione di piazzale Roma.
I primi a soccorrere l'inserviente sono gli agenti della Volante lagunare: gli aggressori vengono descritti come giovani, con magliette e pantaloni neri, di sicuro stranieri, forse asiatici. Le indagini sono in corso: si spera che le telecamere di sorveglianza installate nella zona forniscano utili spunti investigativi.
Appena due giorni fa a Rialto, la rapina di una turista francese di 25 anni con il malvivente che strappandogli la borsetta nella colluttazione l'ha spinta giù dal ponte facendo finire in acqua: per fortuna la donna non si è fatto pressoché nulla, aiutata a risalire dal Canal Grande dal marito ha rifiutato le cure mediche.
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