IL PROCESSO
VENEZIA Il giudice Daniela Defazio ha accolto il patteggiamento chiesto dai tre imputati al processo per il clamoroso furto di gioielli a Palazzo Ducale del 3 gennaio 2018. Nell'udienza di ieri mattina, ha sciolto la riserva applicando la pena di tre anni e otto mesi di reclusione a Zelmir Grbavec, 48 anni, indicato come l'autista del gruppo, mentre gli altri due componenti della banda, Zvonko Grgic, 44 anni e Vladimir Durkin, 48 anni, accusati soltanto di due tentativi di furto non andati a buon fine, hanno applicato due anni, 10 mesi e 20 giorni ciascuno. A Grgic, difeso dall'avvocatessa Claudia De Martin, sono stati concessi gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico nell'abitazione del fratello, a Ponte San Nicolò. Gli altri due imputati, difesi dagli avvocati Mariarosa Cozza e Giorgio Pietramala, non hanno un domicilio in Italia.
Il principale imputato, Vinko Tomic, 61 anni, bosniaco, considerato il capo della banda e l'ideatore del furto, nonché colui che ha materialmente rubato i gioielli, è stato condannato lo scorso settembre con rito abbreviato a 5 anni e 6 mesi di reclusione, mentre 6 anni sono stati inflitti a Dragan Mladenovic, 54 anni, ancora latitante, che avrebbe fatto da palo durante l'apertura della teca della sala dello Scrutinio, dalla quale furono sottratti una spilla e un paio di orecchini di platino e diamanti, gioielli di gran valore esposti durante la mostra I tesori dei Moghul e dei Maharaja. (gla)
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA Il giudice Daniela Defazio ha accolto il patteggiamento chiesto dai tre imputati al processo per il clamoroso furto di gioielli a Palazzo Ducale del 3 gennaio 2018. Nell'udienza di ieri mattina, ha sciolto la riserva applicando la pena di tre anni e otto mesi di reclusione a Zelmir Grbavec, 48 anni, indicato come l'autista del gruppo, mentre gli altri due componenti della banda, Zvonko Grgic, 44 anni e Vladimir Durkin, 48 anni, accusati soltanto di due tentativi di furto non andati a buon fine, hanno applicato due anni, 10 mesi e 20 giorni ciascuno. A Grgic, difeso dall'avvocatessa Claudia De Martin, sono stati concessi gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico nell'abitazione del fratello, a Ponte San Nicolò. Gli altri due imputati, difesi dagli avvocati Mariarosa Cozza e Giorgio Pietramala, non hanno un domicilio in Italia.
Il principale imputato, Vinko Tomic, 61 anni, bosniaco, considerato il capo della banda e l'ideatore del furto, nonché colui che ha materialmente rubato i gioielli, è stato condannato lo scorso settembre con rito abbreviato a 5 anni e 6 mesi di reclusione, mentre 6 anni sono stati inflitti a Dragan Mladenovic, 54 anni, ancora latitante, che avrebbe fatto da palo durante l'apertura della teca della sala dello Scrutinio, dalla quale furono sottratti una spilla e un paio di orecchini di platino e diamanti, gioielli di gran valore esposti durante la mostra I tesori dei Moghul e dei Maharaja. (gla)