IL DIBATTITO
Un Paese che sta cercando di ritrovare se stesso in uno dei momenti

Mercoledì 2 Dicembre 2020
IL DIBATTITO Un Paese che sta cercando di ritrovare se stesso in uno dei momenti
IL DIBATTITO
Un Paese che sta cercando di ritrovare se stesso in uno dei momenti più difficili della sua storia recente. Un libro scritto senza pensare di dover essere un libro, ma che via via è diventata una piattaforma di riflessione politica. Anzi, di più una forma di testimonianza. È questo il senso del volume Riscatto di Giorgio Gori (Rizzoli, 18 euro) attuale sindaco di una città simbolo per la pandemia come Bergamo, già giornalista e manager, che ieri pomeriggio ne ha discusso online sulla pagina Facebook del Gazzettino, insieme al direttore del nostro giornale Roberto Papetti e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al settore Editoria, Andrea Martella. Un dialogo a te durato circa un'ora e mezza nel quale si è discusso non solo delle tragiche conseguenze dell'epidemia con un pensiero commosso alle vittime, ma sul futuro della politica italiana, sulle derive del sovranismo e delle nuove frontiere per una sinistra democratica e riformista. «Ho deciso di intitolare questo mio libro Riscatto perchè tutti noi sentiamo l'esigenza di una rinascita, di ritrovare le nostre sicurezze - ha esordito Gori - E soprattutto queste mie riflessioni sono volute essere un ri-scatto contro le mediocrità e per puntare con forza al rinnovamento in politica e nella realtà che ci circonda. Il dibattito è iniziato proprio sulle differenze dell'approccio organizzativo nel sistema della sanità tra Lombardia e Veneto. Incalzato dal direttore Papetti, Gori ha riconosciuto come il Veneto abbia avuto una marcia in più nella gestione dell'emergenza.
DELUSO DA RENZI
«Nel Veneto - ha detto - si è mantenuto un livello di assistenza domiciliare che in Lombardia è mancato. E le differenze si sono viste». Gori, invece, ha preso le distanze da un'ipotesi di statalizzazione del sistema sanitario nazionale: «Mi convince poco. Indispensabile la clausola di autorità statale nei momenti di allarme, molto meno in periodi di tranquillità». E poi Berlusconi (con il quale Gori ha avuto legami di lavoro): «Sta assumendo un ruolo di ago della bilancia, e si va profondamente distinguendo dall'asse sovranista Salvini-Meloni». Infine i problemi della sinistra con particolare accento alla collaborazione effimera con Matteo Renzi trovandosi in questo sulla stessa linea di Martella. «C'è stato un momento positivo, ma che è stato inficiato dal carattere del leader fiorentino: l'incapacità di fare squadra. Una visione che ha tolto smalto al buon lavoro fatto come Presidente del Consiglio». Infine l'ultima riflessione sul Veneto. «Credo vivamente che il Pd debba ri-sintonizzarsi sul territorio e tornare ad essere centrale nel mondo del lavoro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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