Fabrizio Plessi tra Toscana e Abu Dhabi

Venerdì 28 Febbraio 2020
Fabrizio Plessi (nella foto) è tra gli artisti italiani più conosciuti e apprezzati a livello internazionale. Pioniere delle video installazioni, da sempre vicino al tema dell'acqua, ha un rapporto privilegiato anche con il teatro, per cui ha realizzato molte scenografie. E al teatro torna, con l'opera «Energy» che va a impreziosire la collezione Sipari d'artista del Teatro Tuscany Hall di Firenze. L'opera sarà svelata sabato 7 marzo, alle ore 11,30, al Tuscany Hall, nel corso di un vernissage curato dal critico d'arte Marco Tonelli e aperto al pubblico. «Sipari d'artista» è una collezione unica in Italia che, dal 2005, trasforma il sipario del teatro fiorentino in una grande tela d'autore. Ad oggi ha ospitato opere di Aldo Mondino, Carla Accardi, Getulio Alviani, Mimmo Paladino, Nicola De Maria, Pino Pinelli e Luigi Mainolfi.
Fabrizio Plessi ha partecipato a 14 edizioni della Biennale di Venezia, ha esposto in tutto il mondo - oltre 500 personali - dal Guggenheim di New York al Centre Pompidou di Parigi. Indimenticabili le sue scenografie elettroniche realizzate per il concerto di Luciano Pavarotti al Central Park di New York nel 1993. Dal 2013 il Plessi Museum, al passo del Brennero, ospita una mostra permanente dedicata alla sua arte, è il primo esempio italiano di spazio museale in autostrada. «Sipari d'artista» è un progetto dell'Associazione Amici della Contemporaneità, voluto nel 2005 da Claudio Bertini e Massimo Gramigni. E sempre Plessi pochi giorni più tardi sarà presente all'inaugurazione dell'Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi, che apre al pubblico lunedì 16 marzo a pochi mesi da Expo 2020. A tenere a battesimo la nuova sede dell'Istituto di Cultura di Abu Dhabi sarà l'esposizione Plessi's Splash. Si tratta di video installazioni in terra emiratina, dove si ripropone il tema dell'acqua, cruciale nelle terre desertiche della Penisola arabica e di primaria importanza nelle agende internazionali offrendo ai visitatori il flusso continuo creato da schermi contrapposti e giustapposti, l'artista intende alludere alla vita e alla memoria, interrotti talvolta e in modo imprevedibile da elementi che ne turbano la continuità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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