EX GASOMETRI
VENEZIA Sui lavori nell'area degli ex Gasometri ora la parola spetta

Giovedì 2 Aprile 2020
EX GASOMETRI
VENEZIA Sui lavori nell'area degli ex Gasometri ora la parola spetta al Prefetto Vittorio Zappalorto e all'Ispettorato del lavoro, interpellati ufficialmente per verificare la regolarità del cantiere e delle attività svolte. A chiedere spiegazioni è stato il Comitato Area Ex gasometri, e in particolare l'architetto Giovanni Leone, esperto in materia di sicurezza nei cantieri. «Non accusiamo nessuno e non vogliamo fare polemiche spiega l'architetto - chiediamo semplicemente che ci vengano spiegati alcuni punti essenziali: per prima cosa se queste opere di demolizione rientrano nelle attività consentite dal decreto del 22 marzo; se la ditta che opera in cantiere è in possesso dei requisiti per realizzare gli interventi in corso e se sono state adottate adeguate misure per la riduzione dei rischi nel cantiere e anche se la stessa demolizione non possa comportare rischi sulla confinante pubblica via». Sulla questione della sicurezza, i residenti continuano a segnalare criticità, non solo per quanto riguarda gli inquinanti liberati nell'aria ma anche per il fatto che non è stata bloccata la viabilità nella calle che separa l'Istituto Sarpi e il Liceo Bendetti: «Quando l'altro giorni hanno demolito l'edificio, c'erano delle semplici transenne a ridosso del muro racconta un residente a parte la polvere, mi chiedo se non ci fosse un rischio per chi passava di lì nel momento della demolizione». Un altro quesito espresso dal Comitato riguarda poi il perché, proprio in questo momento, si sia verificata la necessità di effettuare tale demolizione, ossia se si siano verificate delle circostanze impreviste che in qualche modo possano giustificare il carattere d'urgenza della demolizione o se, si legge nella lettera inviata al Prefetto, la prosecuzione dei lavori non sia piuttosto dettata da vincoli contrattuali o interessi del committente a proseguire celermente il progetto. E sul progetto e le sue finalità intervengono anche gli studenti che, insieme a residenti e associazioni hanno messo in piedi a febbraio il Comitato: «L'area degli Ex gasometri deve essere uno spazio di uso pubblico e non deve essere trasformato in albergo commenta Jorge Molina Ruiz, studente del liceo Bendetti Il cambio d'uso è l'ennesimo tentativo di distruggere tutte le economie alternative al turismo». «Acqua alta e coronavirus hanno dimostrato che se una città vive esclusivamente di turismo è troppo fragile per sopravvivere aggiunge Hajra Toufiq, studentessa Gli Ex gasometri sono per noi il banco di prova che testa la volontà di non far morire Venezia». Dopo che i video e le immagini dei lavori di demolizione di questi giorni sono rimbalzati qua e là sui social, la ditta responsabile del cantiere è intervenuta con un comunicato cercando da un lato di rassicurare sulla regolarità dei lavori effettuati e dall'altro minacciando di rivolgersi alle autorità competenti contro chi ha pubblicato i video in nome della tutela della privacy.
Alice Carlon
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