Danni da acqua alta prorogati i termini per richiedere i risarcimenti

Sabato 14 Novembre 2020
Danni da acqua alta prorogati i termini per richiedere i risarcimenti
I RISARCIMENTI
VENEZIA Sono stati prorogati al 31 dicembre i termini per la trasmissione delle richieste di contributo per i danni da acqua alta. L'ultima ordinanza è stata firmata ieri dal sindaco-commissario, che ha invitato i cittadini ad affrettarsi a predisporre la documentazione tramite l'apposita piattaforma informatica, sia per l'immediato sostegno ai nuclei familiari sia per la ripresa delle attività, le cui istruttorie si sono concluse con esito favorevole. Il testo dell'ordinanza è pubblicato nel sito internet del Commissario delegato www.commissariodelegato.venezia.it.
«Si tratta di un gesto di attenzione verso coloro che stanno ancora concludendo la rendicontazione. Un lavoro che abbiamo portato avanti in tempi rapidissimi e che ad oggi ha già visto la firma di 15 decreti con i quali abbiamo ristorato 4.109 soggetti per 23,5 milioni di euro divisi in 4,5 milioni per 1.827 privati e oltre 19 milioni per 2.282 attività economiche, produttive, sociali e di culto».
Per facilitare l'accesso al contributo Brugnaro, di concerto con la Protezione Civile Nazionale, ha introdotto due strumenti innovativi per l'erogazione delle misure di sostegno: una prima liquidazione parziale del contributo richiesto (a cui ne possono seguire altre, purchè comprovate dalla documentazione) e la delegazione di pagamento ex art. 1269 del codice civile, cioè il fatto di girare al Comune le fatture per il pagamento dei fornitori che hanno effettuato i ripristini da parte di privati e imprese. Con il vantaggio per le vittime dell'alluvione di non anticipare i soldi.
I COMITATI
Nel frattempo i Comitati privati internazionali per la Salvaguardia di Venezia hanno presentato a un anno dall'Aqua granda, i risultati ottenuti: Save Venice ha raccolto quasi 700mila euro tramite l'Emergency Rescue Fund, messo a disposizione del sistema museale cittadino e delle chiese per desalinizzare i pavimenti attaccati dalla marea. Le iniziative hanno riguardato anche il piano terra della Ca' d'Oro. Venetian Heritage si è concentrata in particolare sul patrimonio mobile ecclesiastico, mentre il comitato inglese Venice in Peril Fund ha raccolto fondi per un sistema di protezione della chiesa di san Nicolò dei Mendicoli. Il Comité Français ha invece contribuito alla riparazione dei danni nella Basilica di San Marco, il Comitato olandese sta studiando un progetto che permetta per difendere la cripta della Chiesa di San Zaccaria. L'Associazione ha inoltre offerto supporto alla Fondazione di Venezia che ha destinato 2 milioni e mezzo di euro raccolti tra le fondazioni ex bancarie. Altra sinergia è stata attivata dal Centro Tedesco di Studi Veneziani con la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista.
Quest'anno tutti i lavori previsti nell'ambito dell'attività ordinaria dei Comitati prevedono investimenti totali dell'ordine di 8 milioni di euro.
«Da mesi stiamo lavorando a una Carta di Venezia per la cultura urbana - sostiene la presidente Carla Toffolo - per discutere di urbs e civitas: la città dei monumenti non può esistere senza la città degli abitanti».
Raffaella Vittadello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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