LA CERIMONIA
MARCON Una cerimonia per ricordare Francesco Saverio Pavone, il magistrato che per primo ha indagato sulla mala del Brenta di Felice Maniero, scomparso lo scorso 16 marzo dopo aver contratto il coronavirus.
La commemorazione ufficiale è fissata per venerdì 4 settembre, alle 17.30, nella Chiesa dei Santi Patroni D'Europa Benedetto Cirillo e Metodio di Marcon (Chiesa Nuova di Marcon). I familiari del magistrato invitano tutti gli amici e i colleghi di Franco a partecipare.
Pavone, 76 anni, era in pensione da qualche anno dopo una lunga carriera trascorsa prima come cancelliere e poi come magistrato nel ruolo di giudice istruttore e quindi sostituto procuratore a Venezia; infine come procuratore di Belluno.
MAGISTRATO STIMATO
Ma la sua attività non si era conclusa: era solito partecipare, infatti, a conferenze e convegni nel corso dei quali contribuiva al dibattito grazie alla notevole esperienza maturata nella lotta alla criminalità organizzata. Rispettato e stimato da colleghi, cancellieri e avvocati, aveva la fama di lavoratore infaticabile e sono in molti a ricordare gli interminabili interrogatori notturni, avvolti in una nuvola di fumo, nei quali raccoglieva le dichiarazioni degli indagati. (gla)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA MARCON Una cerimonia per ricordare Francesco Saverio Pavone, il magistrato che per primo ha indagato sulla mala del Brenta di Felice Maniero, scomparso lo scorso 16 marzo dopo aver contratto il coronavirus.
La commemorazione ufficiale è fissata per venerdì 4 settembre, alle 17.30, nella Chiesa dei Santi Patroni D'Europa Benedetto Cirillo e Metodio di Marcon (Chiesa Nuova di Marcon). I familiari del magistrato invitano tutti gli amici e i colleghi di Franco a partecipare.
Pavone, 76 anni, era in pensione da qualche anno dopo una lunga carriera trascorsa prima come cancelliere e poi come magistrato nel ruolo di giudice istruttore e quindi sostituto procuratore a Venezia; infine come procuratore di Belluno.
MAGISTRATO STIMATO
Ma la sua attività non si era conclusa: era solito partecipare, infatti, a conferenze e convegni nel corso dei quali contribuiva al dibattito grazie alla notevole esperienza maturata nella lotta alla criminalità organizzata. Rispettato e stimato da colleghi, cancellieri e avvocati, aveva la fama di lavoratore infaticabile e sono in molti a ricordare gli interminabili interrogatori notturni, avvolti in una nuvola di fumo, nei quali raccoglieva le dichiarazioni degli indagati. (gla)
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