Successo anche con l'esibizione di ieri - giovedì 29 luglio - a Venezia Sostenibile: la parola piace, pronunciarla è dichiararsi amici della collettività, esibirla è segno di astuzia comunicativa: sostenibile. E questo sembra aver risolto a monte ogni dubbio circa l'interesse che un evento esige o che bisogna riservare a una proposta.
Così viene presentata anche la moda attuale, immaginata per conquistare una platea divenuta sempre più difficile, travolta dall'aria di crisi che si respira dopo la - quasi superata - pandemia, subissata di offerte tra le più diverse che arrivano via etere sull'onda di influencer, ovvero di venditori online che fanno leva sulla novità della vetrina o sull'aspetto dei proponenti, sia che si tatti di moda femminile che maschile. Di certo c'è la gara a chi più si avvicina all'assoluto naturale che parole come sostenibile raccomandano. Nella corsia a motivi tradizionali, a consuetudini divenute punti fermi di varie culture, abbiamo assistito alla conquista della murrina, quel vetro famoso che si ottiene accorpando molti colori tutti insieme e che oggi l'Unesco ha collocato tra i beni immateriali patrimonio dell'umanità.
Un consenso estetico che ha trovato ad esempio nella collezione 2022 di Belvest una interpretazione geniale e assolutamente nuova della murrina come simbolo di cultura, di tradizione, ma anche di orgoglio veneziano. Fa parte dell'omaggio alle tradizioni anche la riscoperta del mondo artigiano: non bastano le mostre del singolare Fornasetti che ha assegnato ai piatti - e ai gatti - la varietà di simboli e disegni più libera. È nella moda che l'artigianato, lanciato a gran voce anche nel corso delle presentazioni delle ultime collezioni Dior (da una Maria Grazia Chiuri sempre più devota al prodotto di alto artigianato, nella foto), oggi è divenuto patrimonio non solo dell'alta moda ma ricerca estesa al pret-à-porter. Venezia, e la terra veneta , in campo artigiano, offrono solo l'imbarazzo della scelta tra le produzioni più singolari legate al mondo dell'abbigliamento.
Luciana Boccardi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Così viene presentata anche la moda attuale, immaginata per conquistare una platea divenuta sempre più difficile, travolta dall'aria di crisi che si respira dopo la - quasi superata - pandemia, subissata di offerte tra le più diverse che arrivano via etere sull'onda di influencer, ovvero di venditori online che fanno leva sulla novità della vetrina o sull'aspetto dei proponenti, sia che si tatti di moda femminile che maschile. Di certo c'è la gara a chi più si avvicina all'assoluto naturale che parole come sostenibile raccomandano. Nella corsia a motivi tradizionali, a consuetudini divenute punti fermi di varie culture, abbiamo assistito alla conquista della murrina, quel vetro famoso che si ottiene accorpando molti colori tutti insieme e che oggi l'Unesco ha collocato tra i beni immateriali patrimonio dell'umanità.
Un consenso estetico che ha trovato ad esempio nella collezione 2022 di Belvest una interpretazione geniale e assolutamente nuova della murrina come simbolo di cultura, di tradizione, ma anche di orgoglio veneziano. Fa parte dell'omaggio alle tradizioni anche la riscoperta del mondo artigiano: non bastano le mostre del singolare Fornasetti che ha assegnato ai piatti - e ai gatti - la varietà di simboli e disegni più libera. È nella moda che l'artigianato, lanciato a gran voce anche nel corso delle presentazioni delle ultime collezioni Dior (da una Maria Grazia Chiuri sempre più devota al prodotto di alto artigianato, nella foto), oggi è divenuto patrimonio non solo dell'alta moda ma ricerca estesa al pret-à-porter. Venezia, e la terra veneta , in campo artigiano, offrono solo l'imbarazzo della scelta tra le produzioni più singolari legate al mondo dell'abbigliamento.
Luciana Boccardi
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