A Mestre le foto di Kirkland Gli anni ruggenti di Hollywood

Domenica 16 Febbraio 2020
A Mestre le foto di Kirkland Gli anni ruggenti di Hollywood
LA MOSTRA
Lui era lì, nell'intimità del set, a riprendere da un'angolatura privilegiata gli eroi dei nostri sogni. Douglas Kirkland, a 24 anni, nel 1961 immortala Marilyn Monroe ricoperta solo da lenzuola bianche, e desta l'attenzione del mondo. L'anno prima la rivista Look magazine gli aveva assegnato un compito proibitivo, cercare di convincere l'allora inafferrabile Elizabeth Taylor a farsi fotografare. Quella copertina e quel servizio, strappati alla Taylor grazie ai suoi modi sinceri e disarmanti, lanciano la sua carriera. Kirkland ha ritratto i miti del cinema degli ultimi sessant'anni, rendendoli umani, accessibili, vulnerabili, come racconta la mostra Freeze Frame, 60 anni dietro le quinte del Cinema, inaugurata ieri al Centro Culturale Candiani, a cura di Marta Cannoni, Livia Corbò ed Elisabetta Da Lio (in collaborazione con Photo Op, aperta fino al 19 aprile 2020).
PANORAMICA DI SCATTI
Una panoramica sulla sua lunga carriera, che evidenzia i momenti cruciali in un'ampia serie di fotografie scattate sui set dei più celebri film di Hollywood e del cinema internazionale, dagli anni 60 al 2010. Una sezione trova spazio anche alla Casa del Cinema di San Stae a Venezia. Douglas Kirkland è entrato in contatto con molte star e registi, ed è stato in grado di mostrarli nella loro naturalezza, vulnerabilità e semplicità, sia dentro che fuori dal set. Nato a Toronto nel 1934, spinto dalla sua passione, scrive a Irving Penn, il suo mito, e riesce a diventare suo assistente. Nel 1960 collabora con Look magazine e poco dopo entra a far parte del team della rivista. E arriva l'occasione di realizzare il servizio fotografico con Marilyn Monroe. La mostra è concepita come un viaggio visivo tra questi colpi di fortuna, incontri casuali e la grande abilità dimostrata stando dietro l'obiettivo. Ogni sezione è dedicata a un decennio, dagli anni Sessanta al nuovo millennio.
Kirkland ha documentato le scene di oltre 170 film tra colossal e produzioni indipendenti.
TANTI DIVI
Fin dai primi anni 60, quando l'assenza di uffici stampa permetteva a chi lavorava sul set di entrare in confidenza con gli attori, in mostra compaiono Julie Christie sul set di Fahrenheit 451 di Truffaut (1966), fotografie in sequenza di Sophia Loren insieme a Charlie Chaplin nel suo ultimo film come attore in La contessa di Hong Kong (1967). Ma ci sono anche Paul Newman e Katharine Ross seduti nella bicicletta di Butch Cassidy (1969), Jean Moreau e Brigitte Bardot in Viva Maria (1965), e una bellissima Liz Taylor in coppia con Richard Burton nel set di Castelli di sabbia (1965). Di Audrey Hepburn si possono ammirare un ritratto in cappotto bianco in una gigantografia e uno in rosa nel set di Come rubare un milione di dollari e vivere felici (1966). E poi John Lennon nel set di Come ho vinto la guerra (1967). Nella sezione dedicata agli anni 70, tra le fotografie dedicate a Jack Nicholson compare quella di quando prese in mano il suo oscar per Chi volò sul nido del cuculo, recitando davanti a Kirkland prima di iniziare il servizio. Singolare anche il ritratto di Diane Keaton, accompagnato da una didascalia in cui il fotografo la definisce una delle grandi star del cinema ironicamente timide davanti alla macchina da presa. Kirkland ha documentato anche il Kenya nelle riprese de La mia Africa (1985), immergendosi nell'atmosfera familiare del set insieme a Robert Redford e Meryl Streep. Un giovane Leonardo Di Caprio insieme a Kate Winslet in Titanic (1997), e poi sul set di Moulin Rouge! (2001) insieme a Nicole Kidman, i ritratti di Angelina Jolie, Dustin Hofmman e Kim Basinger.
Filomena Spolaor
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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