Traffico e caos in via Castello I Verdi: «Serve una parallela»

Mercoledì 23 Ottobre 2019
CARBONERA
Ancora problemi di viabilità a Carbonera. È quanto segnala la Federazione Verdi di Treviso tramite i portavoce Elisa Casonato e Daniele Tiozzi, che definiscono disastrosa la situazione di Via Castello, «usata impropriamente come strada di attraversamento a causa di una cattiva organizzazione dei trasporti dell'area est di Treviso». «Si tratta di un problema che coinvolge più Comuni - afferma Adelino Andreuzza dei Verdi di Carbonera - queste strade sono improprie per un traffico di attraversamento. Già 30 anni fa il problema era stato rilevato nel PRG di Carbonera e nella relazione allegata in cui si diceva che l'autostrada A27 aveva penalizzato il Comune senza dargli alcun vantaggio, tagliandola a metà, creando barriere architettoniche e problemi di viabilità».
Nel 1992 se ne era occupata anche la Regione Veneto con un documento in riferimento al PRG di Carbonera, in cui si segnalava l'esistenza della questione e ne proponeva delle soluzioni, tra cui la realizzazione della Tangenziale Est di Treviso, mai costruita e la liberalizzazione dell'A27. «Non si è fatto nulla e nel frattempo la situazione è peggiorata, il traffico è aumentato. La liberalizzazione dell'A27 ora come ora è difficile dal punto di vista economico anche se ci sono Regioni che l'hanno fatto come il Friuli-Venezia Giulia e scaricherebbe le strade residenziali che non sono di attraversamento - afferma Andreuzza -. Ci sarebbe però una soluzione più economica, che è la creazione di una strada complanare che segue parallelamente l'autostrada».
Via Castello è una zona problematica e da molti anni che i residenti si lamentano del traffico intenso nell'ora di punta, le code di automobili, il rumore, senza contare che con la pioggia il sottopasso va sotto acqua. I Verdi di Carbonera avevano proposto già anni fa un miglioramento del sistema di viabilità nella direzione della connessione del sistema comunale e sovracomunale delle piste ciclabili e dell'utilizzo della ferrovia come metropolitana di superficie, con due fermate e zone attrezzate, una del quale potrebbe essere proprio in Via Castello. «Ci faremo sentire con l'amministrazione, ma bisogna presentare degli studi sistemici, con soluzioni sostenibili e che rispettino l'ambiente - aggiunge Andreuzza -. Noi preferiremo farci sentire come Verdi direttamente con il Sindaco, ma se non riusciamo sentiremo i gruppi di opposizione».
Laura Gaspari
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