TREVISO - (mf) I problemi di riscaldamento del liceo Canova non sono una novità. Ma martedì a l'aula della 4 C di indirizzo linguistico era davvero troppo fredda. Il termometro non saliva oltre i 15 gradi. Tre in meno del limite. E così si sono rifiutati non solo di entrare in classe ma anche di spostarsi temporaneamente in un'altra aula o laboratorio come già accaduto in casi simili. Stavolta sono rimasti in atrio in attesa di una soluzione. «La classe ha deciso di continuare le lezioni nell'atrio del piano - spiega la Rete degli studenti - con il sostegno dei professori ormai stanchi della situazione e delle malattie che sempre più studenti stavano riscontrando a causa del malfunzionamento del riscaldamento». «La preside - aggiunge - non ha potuto far altro che richiamare la Provincia per l'ennesima volta». I tecnici del Sant'Artemio sono arrivati attorno alle 13.30 e hanno ripristinato il riscaldamento. Almeno per ora. «Dopo più di dieci anni che si ripresentava lo stesso problema nelle classi del secondo piano della succursale - sottolinea la Reds - la Provincia ha finalmente individuato la causa e trovato una soluzione inserendo una valvola di sfiato nei termosifoni delle classi che da tempo erano fredde». «Finalmente - esultano i ragazzi - una vittoria dei nostri diritti contro la Provincia che da anni fa finta di non sentire le nostre lamentele». Dal Sant'Artemio, però, ridimensionano l'accaduto: «Abbiamo semplicemente sfiatato i termosifoni - tagliano corto - già a gennaio siamo intervenuti per questo. Sono cose che capitano».
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