Telecamere e fototrappole contro i furbetti del Cerd

Lunedì 26 Agosto 2019
LA CONTROMISURA
TREVISO Telecamere e fototrappole per mettere un po' d'ordine nell'area del Cerd in zona dogana. Non passa giorno senza che le pattuglie della polizia locale vengano chiamate per tenere a bada il drappello di persone, in maggioranza stranieri ma anche italiani a caccia di qualche buon affare, che gira attorno a chi vuole smaltire i proprio rifiuti ingombranti. La scena è sempre la solita: chi è in attesa di entrare nel Cerd viene avvicinato da qualcuno che gli propone di prendersi tutto facendogli anche risparmiare la fila. Le richieste sono spesso insistenti e l'atmosfera in genere si scalda. Ma sono comunque tanti quelli che accettano.
IL TRUCCO
La cosa, ovviamente, non va bene a Contarina che quel materiale lo vorrebbe riciclare e non va bene nemmeno alla polizia locale, perché questo semplice baratto, in realtà, si conclude quasi sempre con rifiuti abbandonati in giro per la città: «Quando si cede il proprio vecchio elettrodomestico a queste persone - spiegano dal comando della polizia locale - non si fa sempre un favore. Il più delle volte, e lo riscontriamo quotidianamente girando la città, l'elettrodomestico viene smontato e prese solo le parti che possono avare un qualche valore, come il rame. Il resto viene invece buttato via, dove capita». Senza contare che dietro queste richieste così banali c'è un vero e proprio racket dei rifiuti: interi container vengono riempiti con vari tipi di scarti e poi venduti al mercato nero. E infine ci sono i furti di chi si intrufola dentro il Cerd per andare a rovistare direttamente nei cassoni. Una situazione da regolare.
PROVVEDIMENTI
La polizia locale ha quindi deciso di mettere sotto controllo la zone d'ingresso al centro di raccolta. Una telecamera verrà posizionata in prossimità dell'ingresso, mentre le videotrappole saranno utilizzate saltuariamente e messe in posti mirati, dove è più facile che avvengano scambi non consentiti. Il fenomeno degli assedi al Cerd si ripete da molto tempo e non riguarda solo quello di Treviso, ma un po' tutti quelli gestiti da Contarina. Nel corso degli anni le contromisure si sono sprecate, compresi i servizi di vigilanza. I risultati sono stati alterni: le iniziative annunciate dalle polizia locale mirano quantomeno a contenerne la portata. Azzerarlo è invece molto più complicato.
P. Cal.
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