SPRESIANO
Dopo l'esposto presentato alla Consob dalla dirigenza di Ascopiave,

Mercoledì 20 Maggio 2020
SPRESIANO Dopo l'esposto presentato alla Consob dalla dirigenza di Ascopiave,
SPRESIANO
Dopo l'esposto presentato alla Consob dalla dirigenza di Ascopiave, che denunciava il comportamento dei sindaci ribelli accusati di aver reso pubbliche delle informazioni che potrebbero alterare gli equilibri della società quotata in Borsa, continua il duello con i vertici da parte degli otto primi cittadini che hanno costituito il patto di sindacato all'interno dell'azionariato della società. Alle accuse rivolte alle gestione di Nicola Cecconato, il presidente aveva risposto piccato, compresa la querelle legata alle 21 pagine di proposte dei ribelli da inserire all'ordine del giorno della prossima assemblea fissata per il 29 maggio.
LA RISPOSTA
Ieri a prendere carta e penna è stato il sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra, che si scaglia direttamente contro il presidente Cecconato. «Facile ergersi a paladino della legalità, dell'educazione e della conoscenza normativa con 2 milioni di euro in tasca» esordisce Della Pietra nella nota resa pubblica ieri in cui ribatte, punto su punto, alle dichiarazioni rilasciate la scorsa settimana dal presidente di Ascopiave. Una delle questioni sollevate dal patto di sindacato riguardava le assunzioni effettuate dalla società, che Cecconato aveva difeso sostenendo che potessero essere messe in dubbio in merito alla qualità. «Nessuno ha mai messo in discussione la qualità delle persone che lavorano in Ascopiave. Noi abbiamo, correttamente e senza accuse di sorta, chiesto se il codice etico della società venisse o meno rispettato, facendo notare una serie impressionante di coincidenze. Tra l'altro alla nostra richiesta abbiamo allegato una possibile proposta in ordine alla trasparenza di ogni processo di assunzione del personale».
L'AFFONDO
Un altro tema sul piatto è il costo del personale, anche questo rimandato al mittente da Cecconato («Da quando sono presidente si sono registrati una maggiore efficienza gestionale e un risparmio più che significativo. Mettere in dubbio curriculum e professionalità di manager è un'operazione inqualificabile», ndr). Della Pietra ribadisce di non aver fatto nomi e cognomi e di non aver mai parlato di costi. E poi afffonda sul rifiuto di una lista al collegio sindacale: «L'inammissibilità, anche se la comunicazione fosse arrivata in ritardo, non sarebbe giustificata e si tratterebbe di un evidente comportamento contrario alla buona fede da parte del cda». Il sindaco di Spresiano infine invoca più trasparenza: «Chiedo se sia reato ambire a una trasparenza tout-court su tutti i processi riguardanti la società, dagli emolumenti ai dirigenti e agli organi di amministrazione alle procedure di individuazione degli stessi, dalle strategie alle politiche assunzionali. Se è la trasparenza a fare paura o a essere giudicata tabù allora c'è sinceramente da essere preoccupati».
Giuliano Pavan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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