L'ELOGIO
TREVISO Se la sono cavata con un colpo di frusta e una contusione alla spalla, per una prognosi di una decina di giorni. Ma, di fatto, gli agenti messisi alle calcagna dell'auto in fuga in viale Luzzatti e speronati dai malviventi, hanno rischiato la vita. E lo hanno fatto per assicurare alla giustizia dei soggetti sospettati di reati predatori, quelli che più mettono in allarme, nella Marca, i cittadini. Questo non può passare come un gesto dovuto. Non a caso, quando si saranno rimessi, gli agenti F.A., 35 anni, ed M.P. di 28, saranno proposti per un riconoscimento ufficiale. «Sarebbe di sicuro giusto e meritato - spiega Giovanna Gagliardi, ex segretario provinciale e ora dirigente nazionale della Silp Cgil -. Si tratta di colleghi giovani, ma che hanno dimostrato, e non è la prima volta, grande preparazione e, passi la retorica, sprezzo del pericolo. Il tutto al fine di proteggere la collettività».
A volte ci vuole anche un po' di fortuna, ma evitare di farsi e fare del male, specie durante gli inseguimenti, è anche una questione di capacità. «Quando ci si trova in situazioni al limite bisogna avere il sangue freddo di procedere nelle proprie azioni - sottolinea Gagliardi -. L'auto dei fuggitivi aveva superato un posto di blocco, c'era stata una segnalazione per un'intrusione, e poi ha iniziato a speronare la pattuglia. Non è un caso se i due agenti se la sono cavata relativamente bene, senza riportare gravi conseguenze. Il collega che si trovava al volante ha dimostrato grandi capacità. Infatti nonostante la collisione, è riuscito a tenere l'auto in carreggiata, sfiorando il muro di un palazzo. I complimenti nei confronti di questi due operatori mi sembrano il minimo».
Nonostante il ruolo ai vertici nazionali, Gagliardi sta seguendo da vicino l'attività della questura trevigiana e dell'ufficio volanti del dirigente Marco Masia. «Ci sono stati dei pensionamenti, non rimpiazzati numericamente a dovere a dire la verità. Ma ci sono stati degli innesti importanti, con persone giovani, e devo dire che, oggettivamente, le volanti hanno una squadra di operatori in gamba e che hanno voglia di lavorare. Lo hanno dimostrato in più occasioni e, assicuro, non è così dappertutto. Possiamo dire, e questo a garanzia dei cittadini, che si tratta di un ottimo reparto». (a.belt)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Se la sono cavata con un colpo di frusta e una contusione alla spalla, per una prognosi di una decina di giorni. Ma, di fatto, gli agenti messisi alle calcagna dell'auto in fuga in viale Luzzatti e speronati dai malviventi, hanno rischiato la vita. E lo hanno fatto per assicurare alla giustizia dei soggetti sospettati di reati predatori, quelli che più mettono in allarme, nella Marca, i cittadini. Questo non può passare come un gesto dovuto. Non a caso, quando si saranno rimessi, gli agenti F.A., 35 anni, ed M.P. di 28, saranno proposti per un riconoscimento ufficiale. «Sarebbe di sicuro giusto e meritato - spiega Giovanna Gagliardi, ex segretario provinciale e ora dirigente nazionale della Silp Cgil -. Si tratta di colleghi giovani, ma che hanno dimostrato, e non è la prima volta, grande preparazione e, passi la retorica, sprezzo del pericolo. Il tutto al fine di proteggere la collettività».
A volte ci vuole anche un po' di fortuna, ma evitare di farsi e fare del male, specie durante gli inseguimenti, è anche una questione di capacità. «Quando ci si trova in situazioni al limite bisogna avere il sangue freddo di procedere nelle proprie azioni - sottolinea Gagliardi -. L'auto dei fuggitivi aveva superato un posto di blocco, c'era stata una segnalazione per un'intrusione, e poi ha iniziato a speronare la pattuglia. Non è un caso se i due agenti se la sono cavata relativamente bene, senza riportare gravi conseguenze. Il collega che si trovava al volante ha dimostrato grandi capacità. Infatti nonostante la collisione, è riuscito a tenere l'auto in carreggiata, sfiorando il muro di un palazzo. I complimenti nei confronti di questi due operatori mi sembrano il minimo».
Nonostante il ruolo ai vertici nazionali, Gagliardi sta seguendo da vicino l'attività della questura trevigiana e dell'ufficio volanti del dirigente Marco Masia. «Ci sono stati dei pensionamenti, non rimpiazzati numericamente a dovere a dire la verità. Ma ci sono stati degli innesti importanti, con persone giovani, e devo dire che, oggettivamente, le volanti hanno una squadra di operatori in gamba e che hanno voglia di lavorare. Lo hanno dimostrato in più occasioni e, assicuro, non è così dappertutto. Possiamo dire, e questo a garanzia dei cittadini, che si tratta di un ottimo reparto». (a.belt)
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