Maggioranza in agitazione per Appiani e piazza Borsa

Mercoledì 23 Ottobre 2019
IL PROGETTO
TREVISO «Il Piano Interventi è da rifare». La richiesta è arrivata lunedì sera dopo una riunione tra consiglieri di maggioranza ed è stata presentata al sindaco Mario Conte e all'assessore Linda Tassinari. Le liste che sostengono la giunta, ma anche la stessa amministrazione, non sentono come proprio il piano approvato di recente, fonte di innumerevoli discussioni. Viene giudicato più che altro un'eredità lasciata dalla Giunta Manildo, arrivata a un passo dall'approvazione prima di dover lasciare Ca' Sugana per via della sconfitta elettorale. Un Piano comunque rivisto e corretto, ma che l'amministrazione di centrodestra gradisce ancora poco. Non è un mistero che già dal giorno seguente all'approvazione, l'idea era quella di pensare al nuovo Piano Interventi, a un documento pienamente di centrodestra. Se n'è discusso per mesi e, due giorni fa, il primo passo concreto: una riunione per chiedere alla giunta di cominciare a lavorare sulle linee guida da seguire. Un invito che il sindaco ha bene accolto. I consiglieri hanno anche iniziato a comporre un elenco di priorità. I punti all'ordine del giorno sono tanti, alcuni molto concreti altri più strategici.
IL FUTURO
Se ne parla da tempo nelle riunioni di maggioranza. Preoccupa, per esempio, il destino del complesso dell'Appiani. Questura, Guardia di Finanza e intendenza di Finanza sono destinate a lasciare le loro sedi per convergere nella cittadella della sicurezza che nascerà all'ex caserma Salsa. Il Demanio ha già pronti i progetti e una legge obbliga tutti gli enti statali a trasferirsi in sedi di proprietà dello Stato per poter così risparmiare sugli affitti. A Treviso la scelta è caduta sull'ex caserma. I tempi di questo maxi trasloco non sono ancora stati definiti, ma prima o poi si farà. E tanti consiglieri chiedono che all'Appiani venga cambiata fin da subito la destinazione d'uso (attualmente per uffici pubblici) in modo da evitare di avere un buco nero di dimensioni decisamente ingombranti.
IN CENTRO
Dentro le Mura invece preoccupa il futuro della Camera di Commercio: il palazzo di piazza Borsa verrà venduto e le liste di maggioranza chiedono che la politica non venga esclusa dalla discussione sulla fine di uno dei contenitori più importanti del centro.
P. Cal.
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