LA STRETTA
TREVISO I controlli dei Nas nei ristoranti etnici sono esponenzialmente

Venerdì 23 Agosto 2019
LA STRETTA
TREVISO I controlli dei Nas nei ristoranti etnici sono esponenzialmente aumentati negli ultimi anni, anche perchè non solo i locali che servono sushi, ma anche altre pietanze esotiche, dalla cucina africana alle varie declinazioni di quella asiatica o sudamericana, sono cominciati a comparire in gran parte delle città e dei paesi. «La ristorazione etnica ha avuto una velocissima crescita e diffusione - conferma il colonnello Vincenzo Nicoletti, comandante dei carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazione e sanità) di Treviso -, ma in generale non possiamo dire che, rispetto agli operatori del settore tradizionale, vi siano in queste attività manchevolezze maggiori. C'è un buon livello di qualità, anche se le eccezioni, come in tutte le cose, non mancano».
L'ISPEZIONE
Il caso dei 12 clienti colpite da malesseri intestinali dopo aver consumato del sushi al ristorante, attribuiti dall'unità operativa di microbiologia dell'Usl al norovirus, è stato subito segnalato ai carabinieri del Nas. «Conosciamo la vicenda - spiega Nicoletti - e stiamo aspettando di metterci in contatto con l'Usl per effettuare i dovuti accertamenti. Ovviamente, al momento, non avanziamo alcun tipo di ipotesi». I ristoranti di sushi, sottolineano i militari dell'Arma, sono da tempo tra i principali osservati speciali del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, che proprio negli ultimi tempi hanno affrontato una campagna specifica a livello nazionale con controlli mirati. I problemi principali sono legati al consumo di alimenti crudi, e al rispetto delle disposizioni per un corretto abbattimento termico dei prodotti surgelati. «Senza dimenticare - sottolinea il colonnello Nicoletti -, la tracciabilità delle materie prime, fondamentale per capire che tipo di percorso abbia fatto un alimento, da dove provenga, se sia fresco o meno. E poi il controllo degli ambienti dove avviene la manipolazione degli alimenti stessi: è lì che possono avvenire le contaminazioni se non si adottano le dovute precauzioni».
LA FILIERA
L'agente virale norovirus, stando a quanto emerso, già riscontrato poche settimane fa in Spagna, sarebbe riconducibile al consumo di insalata di alghe, componente tipico dei pasti a base di sushi, ma anche a prodotti come frutti di mare crudi, insalate, frutti di bosco, acqua contaminata, cibi freddi, germogli, erbe e spezie. Sarà dunque fondamentale capire quale ingrediente abbia causato i malori registrati nella Marca, o se si tratti di qualcos'altro. «Non bisogna dimenticare però che il rischio zero non esiste - conclude il comandante dei carabineiri del Nas di Treviso - e quindi non si può escludere, sia che ci si trovi in un piccolo locale, che in un ristorante rinomato, che vi siano delle possibile contaminazioni, che possono provocare danni a clienti che soffrono di allergie o intolleranze. Il tema dev'essere affrontato da un punto di vista generale, ovvero quello che riguarda la preparazione e l'attenzione degli operatori del settore, perchè gestire gli alimenti non è sempre facile. Ed è per questo che, come carabinieri del Nas, continueremo costantemente nei controlli». (a.belt)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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