LA DECISIONE
TREVISO La Sovrintendenza ha bocciato il piano di riqualificazione

Sabato 21 Settembre 2019
LA DECISIONE TREVISO La Sovrintendenza ha bocciato il piano di riqualificazione
LA DECISIONE
TREVISO La Sovrintendenza ha bocciato il piano di riqualificazione dell'ex Bastione Camuzzi presentato dall'azienda Alcide Setten, che avrebbe voluto realizzare un edificio di quattro piani con ambulatori e residenze per anziani. Un progetto interessante, che ha anche ben impressionato, ma che alla fine è stato giudicato poco adatto a un sito delicato come quello scorcio di Mura. Adesso le possibilità sono solo due: rimodellare il progetto secondo le indicazioni della Soprintendenza, oppure ritirarlo e presentarne uno nuovo. A Ca' Sugana hanno accolto con il dovuto distacco il giudizio arrivato da Venezia: il recupero dell'ex Camuzzi è un nodo centrale, soprattutto alla luce delle rivoluzioni urbanistiche e viarie in arrivo. Ma questo non vuol dire affrettare i tempi con progetti non compatibili.
TRANQUILLITÀ
«L'amministrazione comunale - spiega il sindaco Mario Conte - con l'approvazione del Piano Interventi e degli altri strumenti urbanistici, ha messo a disposizione gli strumenti, ora sta ai progettisti formulare proposte che siano a misura del contesto in cui si andranno a inserire. Non abbiamo ancora parlato con la proprietà dell'ex Bastione, vedremo se sarà sufficiente modificare il progetto o presentarne uno del tutto nuovo, l'area comunque è molto importante. Purtroppo operazioni di recupero incentrate in zone delicate come il centro storico, vanno incontro a situazioni di questo tipo: del resto a questo serve il confronto con la Soprintendenza. Gli addetti ai lavori sanno perfettamente che sono situazioni che possono capitare». Dai banchi dell'opposizione si alza la voce di Domenico Losappio (Gruppo Misto): «Grazie al cielo è intervenuta la Soprintendenza a fermare questo discutibile progetto avallato dalla giunta. Si tratta di una lezione della quale spero il sindaco e la Lega facciano tesoro: si è cercato in tutti i modi, in Consiglio e fuori dal Consiglio, di far cambiare idea alla maggioranza, ma non c'è stato niente da fare. Spero davvero che sia chiaro una buona volta che sulle mura non è consentito fare tutto quello che si vuole. Le mura sono un patrimonio storico e culturale di tutta la nostra città».
P. Cal.
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