LA CAMPAGNA
TREVISO Code e ritardi consistenti nella tabella oraria degli appuntamenti

Lunedì 10 Maggio 2021
LA CAMPAGNA TREVISO Code e ritardi consistenti nella tabella oraria degli appuntamenti
LA CAMPAGNA
TREVISO Code e ritardi consistenti nella tabella oraria degli appuntamenti per le vaccinazioni. Questo quanto accaduto già dalle 8.30 di ieri mattina in quasi tutti e sette i Vax Point della Marca. Una situazione dovuta al gran numero di adesioni da parte delle persone nella fascia d'età tra 50 e 59 anni che ieri ha visto la macchina registrare qualche momento di difficoltà, ma l'Usl 2 da oggi potrà contare sull'hub vaccinale più grande del Veneto all'ex Maber.
I MOMENTI CRITICI
Complice anche la bella giornata, in migliaia si sono riversati fin dalle prime ore del mattino nei centri vaccinali, in molti casi non rispettando il proprio orario di appuntamento, tanto da provocare più di qualche disagio. Come accaduto verso le ore 10 al Bocciodromo di Villorba, quando si è formata una lunga coda nel parcheggio. A causa del mancato rispetto del dovuto distanziamento sociale tra i presenti, e nonostante i richiami dei volontari della Protezione Civile, verso le 10.30 sono persino stati fatti intervenire i carabinieri per cercare di calmare il nervosismo di diversi cittadini in coda sotto il sole. La situazione è comunque presto tornata alla normalità, anche se si sono registrati ritardi fino ad un'ora. Situazione simile anche a Ponte di Piave dove già dalle 10 erano visibili decine e decine di cittadini in coda, questa volta con ritardi che inizialmente hanno anche sfiorato le tre ore complessive, per poi man mano migliorare verso le ore 13. Leggermente meglio a Casale sul Sile: «Ieri mattina abbiamo avuto una media di circa 40 minuti di ritardo sugli orari delle 900 somministrazioni totali in programma - dichiara il sindaco Stefano Giuliato Il problema è che in questi giorni abbiamo da inoculare sia le prime che le seconde dosi nella stessa fascia oraria, ma le tempistiche per queste procedure sono diverse e questo, purtroppo, qualche rallentamento lo provoca». Code anche a Vidor: «Ieri avevamo in programma circa 1.200 dosi da somministrare - afferma il sindaco Mario Bailo ma al nostro Vax Point sono poi arrivate almeno 1.500 persone inviateci dall'Usl anche da altre sedi: 300 inoculazioni in più per noi sono tante e di difficile gestione». Pochi disagi, invece, al centro vaccinale di Godega di Sant'Urbano: «Al nostro Vax Point abbiamo avuto qualche disagio verso le ore 10 ma già alle 11, quando sono passata per un controllo di persona, la situazione era in netto miglioramento - chiosa il sindaco Paola Guzzo Eravamo comunque pronti per 1.500 dosi in somministrazione e, per sicurezza, l'Usl 2 ci ha anche inviato all'ultimo dei medici aggiuntivi. In ogni caso, i rallentamenti si verificano quasi sempre per l'arrivo di persone di molto in anticipo rispetto all'orario di prenotazione».
L'AZIENDA SANITARIA
«C'è stata una grande risposta dai cittadini che rientrano nella fascia d'età che va dai 50 ai 59 anni - commenta il direttore generale dell'Usl 2 Francesco Benazzi - Ed è un bene perché oggi la fascia più aggredita dal Coronavirus è quella tra i 55 e i 65 anni. A prescindere da tutte le considerazioni che si possono fare, la verità resta sempre una: il vaccino salva la vita, fa superare la malattia. In base all'andamento delle disdette delle scorse settimane avevamo calcolato un 20% di persone in più per non avere buchi, ma si sono presentati praticamente tutti, per cui c'è stata qualche coda. I rallentamenti si sono verificati anche perché le anamnesi dei pazienti sono più lunghe quando il vaccino è Astrazeneca, perché le persone chiedono più informazioni e rassicurazioni. Ad ogni modo verso le 13.30 abbiamo convocato alcuni medici che erano in stand by, pronti a ogni evenienza, e un po' alla volta la situazione è tornata alla normalità».
LA NOVITÀ
Le code, e i rallentamenti nell'evasione degli appuntamenti, potrebbero però già essere solo un ricordo. Oggi alle ore 11, infatti, alla presenza del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, verrà inaugurato a Villorba l'hub vaccinale più grande della regione. La sede scelta è l'ex Maber in Via della Cartiera, di proprietà della famiglia Zago ma chiusa dal 2012, di fronte agli stabilimenti Benetton. L'azienda sanitaria, con questo progetto, punta a raggiungere già nel breve tempo le 10mila vaccinazioni giornaliere, tenuto conto anche che il Veneto ha messo a disposizione ben 800mila posti liberi sul portale regionale. Ecco perché il ruolo del nuovo hub all'ex Maber assume un'importanza ancor più strategica nella campagna vaccinale delle prossime settimane.
Brando Fioravanzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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