L'edicolante e l'auto in sosta da 40 anni «È un monumento»

Giovedì 7 Ottobre 2021
L'edicolante e l'auto in sosta da 40 anni «È un monumento»
CONEGLIANO
Quell'auto Lancia Fulvia parcheggiata da 40 anni, nello stesso posto, è diventata un simbolo. Sembra che il tempo l'abbia cristallizzata lì, in via Zamboni, davanti all'ex edicola. Tutti l'hanno vista, per molti è una specie di monumento. E c'è chi ironizza sul web: «Il vero monumento della città del Cima non è il Castello, né la Fontana del Nettuno, il Convento di San Francesco o Palazzo Sarcinelli. Un monumento che resiste alle intemperie da decenni e che, sfidando ogni regola della fisica, rimane al suo posto, sentinella fedele e baluardo della storia della città». Ad aver notato la Lancia sono davvero in tanti, anche sguardi illustri come quello del governatore del Veneto Luca Zaia. «Me la ricordo da sempre anche io - conferma il presidente del Veneto - sicuramente era lì quando andavo a scuola».
L'INVESTITURA
Il monumento per antonomasia la Lancia Fulvia grigia del 1970 che da data immemorabile è parcheggiata in via Zamboni, la strada che dall'ospedale conduce verso Parè passando dietro all'istituto Cerletti. Le ruote sono sgonfie, l'usura del tempo è evidente, ed è un modello che può essere sicuramente essere considerato d'epoca. Staccarlo dal marciapiede sarà un'impresa, e poi chissà quanti chiederanno che fine avrà fatto la vecchia Lancia. «Se va avanti così - ha fatto notare un passante con una nota di ironia - a Natale facciamo il presepe» ironizzando sul fatto che sulla carrozzeria è comparso anche un po' di muschio.
LA STORIA
A raccontare la vera storia dell'auto ci pensa il proprietario, un arzillo signore che non dimostra le 94 primavere che ha visto nella sua vita. Angelo Fregolent è nato il 4 maggio del 1927, ma ha la lucidità di un ventenne. «Ho gestito l'edicola qui sotto casa per 40 anni assieme alla mia cara moglie, Bertilla Modolo, dieci anni più giovane di me. L'auto è del 1970 ed è un cimelio. Quando ho aperto l'attività mi andava bene averla parcheggiata lì di fronte perchè facevo scaricare i giornali nel bagagliaio e poi li portavo dentro».
IL PERSONAGGIO
Angelo, originario di Susegana, ha sempre lavorato come meccanico specializzato. Prima a Conegliano per la Fiat, poi a Treviso per la Lancia. Finito il suo percorso lavorativo con un'esperienza in Germania, ha gestito da allora l'edicola sotto casa fino al 2019, poi la frattura dell'anca in seguito a una caduta lo ha costretto a chiudere. Adesso trascorre le sue giornate con la sua amata Bertilla, con la quale è convolato a giuste nozze nel 1962: «L'anno prossimo festeggeremo i primi 60 anni di matrimonio - scherza Bertilla - Ci siamo sposati il 31 dicembre ma niente viaggio di nozze, abbiamo lavorato sempre. Chissà, forse per il sessantesimo...». In terrazza i due cagnolini, Billy e Bubi, sembrano aver sfidato il tempo come i loro proprietari: «Hanno entrambi 20 anni - afferma Bertilla - Non sono stati allevati a crocchette, mangiano come noi». Una specie di angolo magico da dove la vecchia Lancia grigia con le ruote sgonfie, il muschio e la polvere, forse si sposterà: un appassionato compratore ha già contattato Angelo, forse rendendosi conto di portarsi a casa un pezzo importante della storia di Conegliano.
Pio Dal Cin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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