IL PIANO
TREVISO Oltre mille tamponi rapidi al giorno solo a Treviso. E fino

Venerdì 25 Settembre 2020
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TREVISO Oltre mille tamponi rapidi al giorno solo a Treviso. E fino a 650 negli altri punti ad accesso diretto allestiti nel resto della provincia. Con la sola eccezione di Oderzo, dove ci si assesterà a 280. Sono i numeri previsti nel piano che l'Usl della Marca attuerà in modo progressivo per rafforzare ulteriormente il sistema di controlli per il coronavirus. A dieci giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico le richieste di tamponi su bambini e ragazzi che presentano sintomi compatibili con un'infezione da Covid-19 continuano ad aumentare in modo esponenziale. In agosto a livello provinciale si contavano solo alcune centinaia di test al giorno. Mercoledì, invece, si è arrivati a 1.652. È stato il picco. Lo si è visto anche dalle lunghe code di auto davanti al punto tamponi allestito nell'ex dogana di Treviso. Da qui la decisione di rendere l'artiglieria già schierata contro il coronavirus ancora più pesante. A conti fatti la Marca arriverà a viaggiare verso i 3mila tamponi rapidi al giorno. Al momento non ci sono alternative. I pediatri, seguendo le linee guida ministeriali, prescrivono il test di fatto a tutti i bambini che hanno anche solo un sintomo sospetto: dalla tosse al mal di gola, e così via. L'Usl è chiamata a un lavoro enorme per individuare eventuali positività tra alunni e studenti. Anche se alla fine i casi sono fortunatamente pochi.
DATI CONFORTANTI
«Dall'inizio dell'anno scolastico ad oggi abbiamo eseguito 3.322 tamponi sui minori che si sono presentati nei punti drive-in. Tra questi, solamente 2 sono risultati positivi spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria vuol dire lo 0,06%. Gli altri, per fortuna, hanno avuto tutti esito negativo». Inevitabile chiedersi se il gioco valga la candela. «Sarebbe necessario rivedere le linee guida che dicono ai medici e ai pediatri di inviare i pazienti a fare il tampone anche per un solo sintomo sottolinea Benazzi è assurdo chiedere il tampone per tutto. Semplici riniti o mal di gola potrebbero essere risolti con la visita del pediatra». L'altro grande nodo è quello delle scuole. Per le segnalazioni di casi sospetti che arrivano dagli istituti viene attivata la task force dell'Usl. Al momento a fronte di un caso positivo è prevista la quarantena per l'intera classe.
STUDENTI IN ISOLAMENTO
Oggi nella Marca sono in isolamento 372 bambini e ragazzi, più altre 26 persone tra insegnanti e personale scolastico. Il distretto di Treviso è quello più colpito. Qui sono in quarantena 10 classi: 2 di asilo nido, 3 delle materne, 2 delle elementari, 1 delle medie e 2 delle superiori (200 alunni e 19 persone dell'organico degli istituti). Nell'area di Pieve di Soligo sono 7 sezioni: 2 delle elementari, 3 delle medie e 2 delle superiori (124 alunni e 6 tra il personale scolastico). Nel distretto di Asolo, infine, due classi: 1 delle materne e 1 delle superiori (48 alunni e 1 tra il personale scolastico). Fino ad oggi non è emerso un solo contagio tra compagni di classe. Anzi, in almeno due casi è stata riscontrata una carica virale molto bassa negli studenti che avevano fatto scattare le segnalazione. E l'Usl, considerandoli non contagiosi, ha deciso di mettere in quarantena loro senza prevedere l'isolamento della classe.
IL NODO TEST RAPIDI
«Non si può continuare isolando intere classi: rischiamo di ritrovarci tra un mese con le scuole chiuse avverte Benazzi abbiamo chiesto all'ufficio scolastico di poter procedere con i tamponi rapidi all'interno delle classi in tempo reale, prima della fine della giornata, previa autorizzazione dei genitori». In questo modo, se i risultati dovessero essere negativi si potrebbe evitare la quarantena per l'intera sezione. Servirebbe però il via libera del ministero, dato che lo strumento non è direttamente previsto nelle linee guida. «Ma l'azione può essere inquadrata come uno screening è la visione del direttore generale è la stessa base che ci ha permesso di fare i controlli nelle aziende». L'Usl spinge per evitare che la situazione diventi insostenibile. Nel frattempo si prepara. Sono già a disposizione 480mila test rapidi. «Siamo attrezzati per affrontare la stagione invernale», rassicura Benazzi. Roberto Rigoli, direttore della Microbiologia di Treviso, oltre che coordinatore di tutti e 14 i centri del Veneto, è sulla stessa lunghezza d'onda: «Il test rapido ha una sensibilità del 99,52% e una specificità del 99,28%. È assolutamente affidabile».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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