Il piano per i medici «I bandi funzionano»

Martedì 15 Ottobre 2019
IL GOVERNATORE
CASTELFRANCO Ogni settimana due medici lasciano i distretti ospedalieri dell'Usl 2, e nonostante l'arrivo dello Iov a Castelfranco apra ulteriori possibilità il problema resta. A sottolinearlo è il presidente della Regione Luca Zaia intervenuto nella mattinata di ieri all'ospedale San Giacomo di Castelfranco durante la firma per la cessione di tremila metri quadrati di terreno dall'Usl allo Iov per la costruzione di quattro bunker di radioterapia. «Mi spiace che qualcuno faccia passare l'idea che noi non vogliamo assumere, tanto è vero che per rompere il muro di queste idiozie abbiamo voluto addirittura andare oltre facendo un bando per portare in pancia alla sanità del Veneto altri 500 medici», ha ribadito il Governatore Zaia facendo il punto su una situazione che, al momento, vede in Veneto una carenza di 1.300 dottori, con un calo di 250 unità rispetto al 2010. «Abbiamo circa 15mila medici e abbiamo fatto un bando per portarne altri 380 nei pronto soccorsi, al quale hanno aderito 224 tra dottori e nuovi laureati abilitati ha sottolineato Zaia . Adesso apriremo il concorso per la medicina generale e le geriatrie per altri 180 posti complessivi. Ma apriti cielo - dice polemico -: hanno detto che non si possono assumere laureati e abilitati. Così gente che ha fatto sette anni di scuola, laureata in medicina e chirurgia che potrebbe fare tranquillamente la guardia medica, dovremmo metterla fuori dal pronto soccorso, magari nella guardina della guardia medica. E qualcuno dice che mettiamo a repentaglio la qualità del servizio sanitario... Noi continuiamo su questo fronte».
IL CONCORSO
A breve quindi si aprirà il bando per coprire 180 posti nella medicina generale e nelle geriatrie del territorio dell'Usl 2. «Non saranno medici senior che andranno a fare cose complesse. Ma se un medico laureato e abilitato viene anche estromesso nel curare codici bianchi, allora forse è meglio se rivediamo il modello della formazione universitaria», ha aggiunto Zaia che ricorda, cosa non da poco, di essersi confrontato con i Rettori delle Università. «C'è qualcuno che sostiene che così facendo metto a repentaglio la salute dei cittadini, ma io dico che se ho un problema in codice bianco e mi trovo un medico abilitato e laureato, questo possa tranquillamente affrontare la situazione a dovere ha sottolineato . Noi non siamo contro la specializzazione, anzi, ma ad oggi non ci sono abbastanza medici».
LA CONCORRENZA DEL PRIVATO
Zaia ha poi affrontato il tema dei professionisti che abbandonano il pubblico per il privato. «Su 68 ospedali che abbiamo, 43 sono pubblici, il rimanente privati ha evidenziato . Eroghiamo come pubblico 80milioni di prestazioni sanitarie all'anno, che vanno dalla sbucciatura al ginocchio al trapianto dei polmoni. In Veneto la quota di privati è la più bassa in Italia con circa il 12%. Il privato, rispetto al pubblico, ha in più la possibilità di contrattazione e di acquisto delle attrezzature senza dover ricorrere a fare delle gare per rispettare la legge e le procedure legate ai bandi. Il privato ha i suoi soldi e ne fa quello che vuole. Noi assistiamo spesso a medici che migrano dal pubblico al privato. Alcuni fanno questo passaggio avvelenando anche il passato. Ma è il pubblico li ha fatti crescere, li ha professionalizzati, ha dato loro un team che un privato non avrebbe mai dato per farli maturare. E ha sempre dato loro tecnologia all'avanguardia», ha evidenziato Zaia lanciando anche una frecciatina ai comitati che sono nati per salvaguardare il sistema ospedaliero già esistente. Tra questi anche quello di Castelfranco.
AI COMITATI
«Non posso sentirmi dire ogni volta che distruggo la sanità e che chiudo gli ospedali, quando sono partito con 68 ospedali e ci sono ancora tutti. La sanità è in continua evoluzione», ha affermato facendo cenno anche al tentativo in corso di abbattimento delle liste d'attesa. «Abbiamo già ridotto da 90 a 60 giorni le liste d'attesa delle prenotazioni. L'afflusso di richieste è pauroso, dobbiamo deospedalizzare e fare in modo di dare un servizio che diventi il più specializzato possibile», ha concluso il Governatore.
Lucia Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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