Il borgo piange Beggio: «Uno di noi»

Mercoledì 14 Marzo 2018
Il borgo piange Beggio: «Uno di noi»
ASOLO
«Era un uomo eccezionale, che si è dedicato molto al sociale. Per l'intera società la morte di Ivano Beggio è una grandissima perdita. Sono addoloratissimo - dice un commosso Massimo Zanetti- ho perso un fratello amico». Così il patron della Zanetti Beverage Group ricorda lo storico fondatore di Aprilia, che si è spento dopo una lunga malattia all'età di 73 anni ad Asolo, dove abitava. «Ci conoscevamo sin da ragazzi, correvamo insieme in moto, ho seguito tutta la sua carriera. Ivano ha creato un'azienda mondiale, da una piccola fabbrica di biciclette, negli anni Settanta è arrivato a produrre motociclette e scooter, i suoi successi parlano da soli, e dal punto di vista umano era un grande». Diversi gli asolani che lo conoscevano e lo incontravano in centro. Tutti lo ricordano come una persona molto riservata, ma sempre sorridente e gentile. «Era così sensibile, che non voleva che nessuno sapesse della sua malattia, neanche i suoi più stretti amici», spiega Zanetti. «La sua scomparsa ci ha colto come un fulmine a ciel sereno».
IL MECENATE
Amante dell'arte, per Asolo Beggio è stato un mecenate. Ha infatti salvato dal degrado villa Contarini - Degli Armeni, ad ovest del centro storico, sulla cima del colle Messano, che prima era di proprietà dei Padri Armeni di Venezia. Beggio ha voluto restaurare l'intero complesso, composto da due corpi distinti e collegati da una galleria, ma anche la vicina chiesetta. «Un'operazione per cui noi asolani gli siamo grati», spiega un commerciante del centro. Prima di acquistare villa Contarini, Beggio abitava a Monfumo. «Inizialmente viveva a Noale sopra la fabbrica, e già da giovane sognava un museo per le moto -ricorda Zanetti - poi si è trasferito qui, ha sempre avuto la passione per questo territorio». Beggio, ricordano i cittadini, aveva scelto il borgo asolano come set cinematografico per girare diverse pubblicità delle sue moto che sono poi state trasmesse in tutto il mondo. Chi l'ha conosciuto di persona lo ricorda come «un amante del bello e dell'arte». Lo si incontrava al Teatro Duse, che frequentava per i concerti, da amante della musica, che apprezzava a 360 gradi, dalla classica ai Pink Floyd. La band castellana Psychedelicate ricorda ancora quando Beggio, sponsor di un concerto al teatro Accademico, ha voluto assistere personalmente all'evento a Castelfranco, insieme al figlio Gianluca. Anche il cantante Red Canzian dei Pooh era un suo grande amico e lo ricorda con affetto: «È stato mio testimone di nozze, trascorrevamo le serate davanti alla sua villa sui colli asolani a parlare di vita, di stelle e d'arte. Non è stato solo un grande imprenditore ma soprattutto un grande uomo. Insieme condividevamo i nostri pensieri, tra cui l'importanza di apprezzare ogni attimo che la vita ti regala».
LE PASSEGGIATE IN CENTRO
Molto legato alla famiglia, lo si vedeva spesso nel centro di Asolo con la moglie Tina. E c'è chi, dopo averlo riconosciuto, lo fermava. «Con Aprilia ha vinto i campionati del mondo di motociclismo- ricorda un negoziante- lui andava fiero delle sue vittorie». Centinaia i successi in pista con la sua Aprilia, dove sono passati campioni come Valentino Rossi, Loris Capirossi, Max Biaggi, Jorge Lorenzo. Nel 1988 è stato nominato Cavaliere del Lavoro e dieci anni dopo Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica. «Ma lui, nonostante il successo, era sempre alla mano, per questo i cittadini di Asolo lo amavano», ricordano tutti. Il funerale sarà celebrato venerdì alle 10.45 nella Cattedrale di Asolo.
Maria Chiara Pellizzari
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci