FI, Baratto difende Chies «Su di lui critiche assurde»

Mercoledì 30 Settembre 2020
LA POLEMICA
TREVISO Restano tesi gli animi in Forza Italia. Il deputato Raffaele Baratto si schiera accanto al coordinatore provinciale Fabio Chies, finito nel mirino di alcuni ribelli che ne chiedono le dimissioni dopo il clamoroso flop elettorale. «Anzitutto le analisi del voto fatte a mezzo stampa con richiesta di dimissioni mi pare lascino il tempo che trovano - attacca Baratto - se analisi va fatta, va fatta con serietà. A livello nazionale Forza Italia ha mostrato un complessivo calo, non si tratta di una questione solo veneta o trevigiana. Ed infatti basta guardare ai risultati di Puglia e Campania dove i consensi di FI sono stato falcidiati, al 5% in Campania, granaio degli azzurri)». Baratto sottolinea gli effetti del fenomeno Zaia, capace di cannibalizzare gli alleati: «Zaia ha avuto una lista che sopratutto in provincia di Treviso ha drenato consensi a tutte le forze di centrodestra, fino ad arrivare ad aggregare anche i consensi del centrosinistra. Forza Italia ne ha senza dubbio sofferto, ma l'attuale debolezza del simbolo non è certo soltanto locale. Provare a farne una questione di provincia è semplicemente pretestuoso. Sembra che qualcuno si diverta a saltellare sulle macerie, quando bisognerebbe pensare a ricostruire».
L'AFFONDO
«Forza Italia a Treviso - continua il parlamentare - ha fatto invece una scelta coraggiosa, il cui merito va riconosciuto al proprio coordinatore: quella del rinnovamento. Chies e pochi altri hanno il merito di aver tenuto la barra dritta negli anni in cui in molti di coloro che avevano incarichi nel partito sono andati e venuti a piacimento». Baratto quindi difende Chies e respinge ogni ipotesi di dimissioni: «Chiedere le dimissioni di Chies è un colossale autogol, si tratta di uno dei pochi sindaci a livello nazionale che Forza Italia conserva con orgoglio in una città sopra i 30 mila abitanti. Un sindaco votato e apprezzato dai suoi cittadini. Dovrebbe ricordarselo chi proprio grazie a Chies e agli amministratori di FI gode di nomine senza lo straccio di un consenso». Un'analisi da rigettate in toto insomma quella della cosiddetta fronda: «con le percentuali attuali di Forza Italia parlare di fronda equivale a scindere l'atomo in cento. Chi oggi si spertica in critiche avrebbe dovuto forse impegnarsi di più in questa campagna elettorale, dove mi risulta siano non pervenuti, ed anzi qualcuno si è' speso apertamente per altri partiti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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