Dalla Chiesa e Bartali «Le tracce? Stimolanti»

Giovedì 20 Giugno 2019
IL PRIMO SCRITTO
TREVISO Giuseppe Ungaretti e il suo Porto sepolto? Molto meglio il mistero della mente umana. Gli studenti trevigiani alle prese con la maturità hanno snobbato il poeta soldato. Non che non l'avessero studiato, anzi. Ma secondo la maggior parte, se proprio non si è costretti dalle circostanze, è meglio non avventurarsi nell'analisi del testo: potrebbe rivelarsi una palude. Nel compito di italiano, la prima prova scritta degli esami di Stato, andata in scena ieri mattina, gli oltre 7.700 ragazzi delle superiori della Marca hanno preferito riflettere sulla conoscenza come illusione e arma a doppio taglio, sulla scia di un testo di Steven Sloman e Philip Fernbach, che da una parte ha consentito all'uomo di arrivare sulla Luna e dall'altra non lo ha mai reso immune da impressionanti dimostrazioni di arroganza e dissennatezza. Di seguito, sono piaciute parecchio anche le tracce sul valore del patrimonio culturale e sulla sua importanza per il futuro, seguendo le considerazioni dello storico dell'arte Tomaso Montanari, e sulle azioni di contrasto alla mafia, riassunte nella figura del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e del brano tratto dal libro Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia.
AL MAZZOTTI
«All'inizio è stato complesso inquadrare il tema sulla conoscenza ammette Viola Favarato della 5C del turistico Mazzotti ma la proposta era bella e interessante. Sono partita dal fatto che è incredibile che gli esseri umani siano in grado di costruire bombe ed è altrettanto incredibile che le costruiscano effettivamente. Una riflessione affascinante». Oggi per lei, come per tutti i maturandi del Mazzotti, è già tempo della seconda prova scritta: economia e inglese. Una volta finiti gli esami, si penserà al futuro: lavoro o università? «Sto valutando la possibilità di frequentare l'accademia di Belle arti rivela Viola vedremo come andranno le cose». Al liceo scientifico Da Vinci ieri i primi hanno finito il compito di italiano attorno alle 13.15. «Le tracce sono state inaspettate ma molto stimolanti spiega Federico Lo Re della 5L io ho scelto il tema sul patrimonio artistico: è fondamentale riuscire a trasmetterlo alle prossime generazioni». E Ungaretti? «Ce lo aspettavamo aggiunge pensavamo a lui o a Montale. Ma l'analisi del testo era troppo complessa». La vede allo stesso modo Ciro Silvano, suo compagno di classe che ha fatto il tema sulla conoscenza. Entrambi hanno già le idee chiare per il futuro all'università. Federico si iscriverà a Medicina. Ciro studierà Ingegneria informatica. Anche Riccardo Pol si è concentrato sul mistero della mente umana che è allo stesso tempo «geniale e patetica, brillante e stolta».
I TEMI
«La traccia sulla conoscenza mi ha consentito di sviluppare il tema dell'innovazione», specifica. Nicolò, sempre della 5L, ha invece puntato su un altro argomento. «Ho fatto il tema su Carlo Alberto Dalla Chiesa rivela mi piacerebbe entrare nei Carabinieri. Ho già fatto il corso ufficiali. Di conseguenza è un tema che mi interessa parecchio». Questa mattina i ragazzi del Da Vinci si cimenteranno con la seconda prova scritta: matematica e fisica. E' la prima volta che è multidisciplinare. «E' questo il vero scoglio», dicono. Ungaretti ieri non ha avuto successo nemmeno all'istituto per geometri Palladio. Qui sembra non esserci stato un tema prevalente. «Ho fatto quello su Gino Bartali tra sport e storia racconta Lucrezia, che sta portando a termine il corso serale è quello che mi ha ispirato di più». Asya Bruniera, studentessa della 5B indirizzo grafica, si è invece gettata a capofitto sul tema della conoscenza. «Non è stato troppo semplice mette in chiaro però ci ha dato la possibilità di parlare degli impatti delle diverse innovazioni. E' stata una bella traccia». Adesso si pensa già al futuro? «Dopo la maturità forse mi prenderò un anno sabbatico», rivela. Giorgia D'Ambrosio, sua compagna di classe, ieri ha preferito riflettere sul patrimonio culturale. Mentre Michela Borsato ha scelto di concentrarsi sul titolo storico dedicato all'eredità del Novecento, proposto con un'introduzione di Corrado Stajano. Oggi al Palladio ci sarà la seconda prova scritta: otto ore di laboratorio di progettazione. «Almeno quest'anno non c'è la terza prova concludono le ragazze e speriamo di scegliere bene la busta che conterrà i materiali per l'esame orale». Mauro Favaro
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