Oltre 400 cicloturisti provenienti da mezzo mondo invaderanno oggi Ponzano. Sono quelli che stanno partecipando alla Rad Race, iniziativa lanciata per promuovere la ciclovia Monaco-Venezia in tutta Europa. Ponzano ospita il check point dell'ultima tappa Vittorio Veneto-Jesolo: dalle 10.30 alle 13.30 sarà attivo un punto ristoro nelle scuole Gastaldo. Si tratta di un altro passo verso il cicloturismo capace di fare impresa. Solo qualche anno fa era impensabile. Ma oggi ai bordi dei percorsi ciclabili della Marca nascono anche startup. Una delle prime è sorta proprio a Ponzano. Si chiama Barubici, società di consulenze per chi intende diventare imprenditore nel mondo del turismo su due ruote. L'attività è stata avviata da Giovanna Borsato in località Barrucchella, dove passa un tratto della ciclovia Monaco-Venezia. Tutto è partito un paio d'anni fa, quando Giovanna ha notato il passaggio dei primi cicloturisti. All'inizio pochi, poi sempre di più. Una colorata processione mai vista a Ponzano. «Fino a poco tempo fa nessuno avrebbe detto che territori di campagna avrebbero potuto attrarre un numero così importante di turisti spiega l'ideatrice della startup invece adesso è possibile pianificare uno sviluppo dell'economia locale partendo proprio dai cicloturisti che già oggi affollano i nostri percorsi». La mission della società è offrire consulenze a chi vuole iniziare a operare nel cicloturismo. Attività come Bed&breakfast, servizi per le bici, punti ristoro e rivendite di prodotti tipici non sono che alcuni esempi. Prima ancora, però, la startup punta a creare una cultura del turismo slow. Il primo comandamento di Barubici è fare in modo che i trevigiani si rendano conto della possibilità di trasformare il passaggio dei turisti su due ruote in occasioni di lavoro e impresa. «Il nostro obiettivo sintetizza Borsato è dare informazioni a chi arriva in sella a una bici e attivare gli abitanti dei luoghi attraversati, dando vita a dei format per sviluppare vere e proprie imprese». Tra le altre attività di Barubici c'è anche il progetto Adotta una fermata, pensato per trasformare le pensiline di bus e corriere in veri e propri infopoint. Il primo, e non poteva essere altrimenti, è nato proprio in località Barrucchella.
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