Coas: «Il caso Adria rimarca la carenza di medici»

Martedì 12 Novembre 2019
ADRIA
«Come CoAS Medici desidero esprimere piena solidarietà ai colleghi del Pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Regina degli Angeli, in stato di agitazione e protesta a causa della carenza di personale alla quale si trovano a far fronte con impegno, ma senza riuscire a fornire ai pazienti un servizio di qualità e tempestivo». Prende posizione Alessandro Garau, segretario del CoAS Medici Dirigenti.
«Purtroppo - aggiunge Garau - la situazione dei colleghi medici dell'Ospedale di Adria non è altro che l'ultima segnalazione che ci è pervenuta; infatti la carenza di personale è diventato uno stato cronico della Sanità italiana, con esacerbazioni che si ripetono in tutta Italia, che ci vengono segnalate, ma per le quali sembra non venga neppure cercata una vera soluzione. Molti medici sono costretti a prendere quotidianamente servizio senza avere la certezza dell'ora in cui finirà il proprio turno, quando arriverà l'atteso riposo settimanale, oppure se saranno costretti a proseguire il turno ad oltranza per sopperire a carenze non dipendenti dalla loro volontà. Ma la frustrazione maggiore sta nell'impotenza di fronte all'impossibilità di soddisfare le richieste per quantità e qualità, essendo spesso da soli in servizio in Pronto Soccorso con alti volumi d'accessi, dove l'emergenza e l'imprevedibilità costringono altri Utenti a tempi di attesa lunghissimi».
SEGNALAZIONI
«Le continue segnalazioni di Colleghi pronti a gettare la spugna e chiedere le dimissioni «purché sia» - conclude Garau - ci fanno pensare che davvero non si possa andare avanti così. Sarebbe necessario affrontare il problema di un Sistema Sanitario Nazionale al collasso, avviando un dialogo serio e deciso per migliorare la condizione lavorativa dei medici del nostro Paese, che sta diventando veramente insostenibile. Altrimenti, sempre più colleghi abbandoneranno il pubblico per il privato e per i cittadini sarà sempre più difficile trovare risposte efficienti ed efficaci ai propri problemi di salute, nell'ambito della efficienza di un Sistema a basso costo che garantisca l'utente almeno e soprattutto nelle situazioni d'emergenza».
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