Sparerei agli immigrati, Taher denuncia Calligaris

Sabato 5 Settembre 2020
Sparerei agli immigrati, Taher denuncia Calligaris
ESPOSTO
PORDENONE Esposto alla Procura per istigazione di reato: è la denuncia che Taher Djafarizad ha presentato nei confronti del consigliere regionale Antonio Calligaris con riferimento alle dichiarazioni che il leghista ha pronunciato mentre tentava una mediazione con i manifestanti di CasaPound durante il blitz nell'aula del Consiglio regionale a Trieste un mese fa. «Quel agli immigrati sparerei tranquillamente per me è inaccettabile da un consigliere nella sua funzione di rappresentante anche della mia persona nel parlamento regionale. In quanto consigliere è stato eletto per risolvere e gestire il problema migratorio, se non è in grado di farlo, dovrebbe dimettersi. Sarei curioso anche di sapere a quale parte del mio corpo sparerebbe, in quanto io straniero con cittadinanza italiana, se alle gambe, alla schiena, alla testa» è la provocazione di Djafarizad che lo scorso 11 agosto ha depositato alla Stazione dei Carabinieri di Pordenone la denuncia indirizzata alla Procura di Trieste. L'esposto si basa sulla presunta violazione dell'articolo 414 del codice penale, in quanto secondo Djafarizad, le parole di Calligaris metterebbero a repentaglio la pace pubblica e l'ordine sociale.
Iraniano di nascita, Djafarizad vive in Italia da quasi quarant'anni. È attivista per i diritti umani e fondatore dell'associazione Neda Day di Pordenone. «Nel 1985 ho fondato l'Associazione Immigrati con cui impegnavamo tutti a rispettare la legalità e la legge, abbiamo insegnato l'educazione civica promuovendo i principi fondamentali della Costituzione. Sentire quelle dichiarazioni mi hanno lasciato basito, perciò non sono sufficienti le scuse» insiste Djafarizad che si rivolge anche al movimento CasaPound. «Il consiglio regionale è un luogo sacro, come può un movimento di ispirazione neofascista accedervi senza alcun problema, la ritengo una violazione verso i friulani da parte di persone che si rifanno a posizioni totalitarie» prosegue Djafarizad. Quanto al tema dell'immigrazione «vorrei che si tenesse sempre presente la dimensione del fenomeno: in Friuli Venezia Giulia risiedono 110mila immigrati, di cui il 65% sono europei e 35% extraeuropei (tra cui cinesi, statunitensi, asiatici, magrebini e africani). Per capire la complessità di questi temi, ricordo che nello Stato di New York vivono 180mila italiani irregolari» conclude l'attivista per i diritti umani che in questi mesi sta portando all'attenzione dell'Europarlamento la battaglia per la liberazione in Iran di Nasrin Sotoudeh, l'avvocata per i diritti umani e delle donne già Premio Sakharov arrestata nel 2018, che da 23 giorni ha iniziato un nuovo sciopero della fame.
Valentina Silvestrini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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