SICUREZZA
PORDENONE Piazza Risorgimento, dopo l'operazione della Polizia che ha portato alla sospensione dell'attività del bar Tiffany l'attenzione sulla zona torna a essere alta. Anche se la piazza in realtà - nonostante possano esserci delle situazioni di rischio come quella legata all'ultimo blitz delle forze dell'ordine rispetto all'esercizio pubblico che è stato temporaneamente chiuso - è oggi vissuta in maniera diversa rispetto a qualche tempo fa. Sia le azioni messe in campo dall'amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Ciriani (che molto aveva puntato per rianimare e rendere nuovamente fruibile l'area frequentata da molti richiedenti asilo alla città) che i maggiori controlli delle forze dell'ordine hanno contribuito a cambiare una situazione che i cittadini avevano a lungo denunciato. Ma l'obiettivo è quello di rivitalizzare ancora di più la piazza e quella parte di città attraverso lo spostamento di una parte del mercato settimanale. Un'operazione prevista dal Comune in accordo con la categoria dei commercianti ambulanti e che dovrebbe scattare immediatamente dopo la conclusione di Pordenonelegge. E quindi con la terza settimana di settembre, o al più tardi verso la fine del mese. A traslocare in piazza Risorgimento saranno in particolare le bancarelle che tradizionalmente occupano l'area di piazza della Motta, via dei Molini e via Roma. Area che sarà destinata a essere occupata dai cantieri per i previsti lavori.
PIAZZA RIANIMATA
«Rispetto a com'era la situazione due anni fa - sottolinea l'assessore alla Sicurezza, Emanuele Loperfido - oggi molte più famiglie frequentano la piazza anche per gustarsi il gelato come è tradizione attorno alla fontana. Certo restano alcune situazioni che vengono costantemente monitorate dalle forze dell'ordine. Ci sono ancora degli spazi commerciali che puntiamo a riempire anche con delle agevolazioni, dove è possibile, di tipo fiscale o cercando di andare incontro alle esigenze di chi investe e intende avviare un'attività. E confidiamo anche però nella correttezza dei gestori degli esercizi pubblici. L'operazione della Polizia di Stato e della Polizia municipale della scorsa settimana con l'epilogo del provvedimento di chiusura scattato sabato mattina evidenzia che l'attenzione è molto alta». Ma per tornare a fare rivivere la piazza il Comune vuole giocare la carta del mercato settimanale.
DA FINE SETTEMBRE
«Il coinvolgimento della piazza - è convinto l'assessore Loperfido che detiene anche la delega al Commercio - nello svolgimento del mercato settimane del mercoledì e del sabato potrebbe rappresentare la svolta per quell'area. A trasferirsi saranno le bancarelle di piazza Motta e via dei Molini e via Roma, cioé l'area su cui ci saranno i lavori. Lo spostamento è sperimentale, ma durerà, dall'ultima settimana di settembre, per almeno un anno e mezzo. Poi valuteremo come sarà andata l'esperienza e siamo aperti a qualsiasi tipo di soluzione da prendere con gli ambulanti. Anche a tornare indietro rispetto alla scelta, ma se l'esperimento avrà dato esiti positivi non è escluso che il mercato possa continuare a rimanere in piazza Risorgimento».
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Piazza Risorgimento, dopo l'operazione della Polizia che ha portato alla sospensione dell'attività del bar Tiffany l'attenzione sulla zona torna a essere alta. Anche se la piazza in realtà - nonostante possano esserci delle situazioni di rischio come quella legata all'ultimo blitz delle forze dell'ordine rispetto all'esercizio pubblico che è stato temporaneamente chiuso - è oggi vissuta in maniera diversa rispetto a qualche tempo fa. Sia le azioni messe in campo dall'amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Ciriani (che molto aveva puntato per rianimare e rendere nuovamente fruibile l'area frequentata da molti richiedenti asilo alla città) che i maggiori controlli delle forze dell'ordine hanno contribuito a cambiare una situazione che i cittadini avevano a lungo denunciato. Ma l'obiettivo è quello di rivitalizzare ancora di più la piazza e quella parte di città attraverso lo spostamento di una parte del mercato settimanale. Un'operazione prevista dal Comune in accordo con la categoria dei commercianti ambulanti e che dovrebbe scattare immediatamente dopo la conclusione di Pordenonelegge. E quindi con la terza settimana di settembre, o al più tardi verso la fine del mese. A traslocare in piazza Risorgimento saranno in particolare le bancarelle che tradizionalmente occupano l'area di piazza della Motta, via dei Molini e via Roma. Area che sarà destinata a essere occupata dai cantieri per i previsti lavori.
PIAZZA RIANIMATA
«Rispetto a com'era la situazione due anni fa - sottolinea l'assessore alla Sicurezza, Emanuele Loperfido - oggi molte più famiglie frequentano la piazza anche per gustarsi il gelato come è tradizione attorno alla fontana. Certo restano alcune situazioni che vengono costantemente monitorate dalle forze dell'ordine. Ci sono ancora degli spazi commerciali che puntiamo a riempire anche con delle agevolazioni, dove è possibile, di tipo fiscale o cercando di andare incontro alle esigenze di chi investe e intende avviare un'attività. E confidiamo anche però nella correttezza dei gestori degli esercizi pubblici. L'operazione della Polizia di Stato e della Polizia municipale della scorsa settimana con l'epilogo del provvedimento di chiusura scattato sabato mattina evidenzia che l'attenzione è molto alta». Ma per tornare a fare rivivere la piazza il Comune vuole giocare la carta del mercato settimanale.
DA FINE SETTEMBRE
«Il coinvolgimento della piazza - è convinto l'assessore Loperfido che detiene anche la delega al Commercio - nello svolgimento del mercato settimane del mercoledì e del sabato potrebbe rappresentare la svolta per quell'area. A trasferirsi saranno le bancarelle di piazza Motta e via dei Molini e via Roma, cioé l'area su cui ci saranno i lavori. Lo spostamento è sperimentale, ma durerà, dall'ultima settimana di settembre, per almeno un anno e mezzo. Poi valuteremo come sarà andata l'esperienza e siamo aperti a qualsiasi tipo di soluzione da prendere con gli ambulanti. Anche a tornare indietro rispetto alla scelta, ma se l'esperimento avrà dato esiti positivi non è escluso che il mercato possa continuare a rimanere in piazza Risorgimento».
D.L.
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