Regionali, Sacile e Brugnera al voto

Giovedì 11 Gennaio 2018
ALLE URNE
PORDENONE Con le elezioni regionali nel Friuli occidentale andranno al voto anche alcuni Comuni. Una manciata, non di più. Poiché la tornata grossa che vedrà molti municipi al rinnovo sarà quella del 2019. Ma con le eventuali dimissioni anticipate dei sindaci (c'è l'incompatibilità tra gli incarichi) non in scadenza che decideranno di correre per le regionali la lista dei Comuni alle urne si allungherebbe: Sacile e Brugnera andranno al voto.
I CASI APERTI
Alle elezioni - in abbinata alle regionale di fine aprile, manca ancora il decreto ma la data ipotizzata è quella del 29 aprile - sono chiamati i Comuni di Spilimbergo, Zoppola, San Giorgio della Richinvelda, Fiume Veneto, Sequals e Polcenigo: tutte amministrazioni in carica dalla primavera del 2013 e quindi in scadenza naturale nella primavera prossima. Tra questi solo a Spilimbergo il sindaco Renzo Francesconi ha annunciato le sue dimissioni per cercare di strappare un biglietto per il Consiglio regionale. Gli altri primi cittadini potrebbero invece tentare la conquista del secondo mandato. Per Spilimbergo non si pone alcun problema di continuità amministrativa proprio perché la candidatura di Francesconi coincide con la fine del suo mandato di sindaco. Non così, invece, per i Comuni di Sacile e di Brugnera. I rispettivi sindaci, Roberto Ceraolo e Ivo Moras, hanno annunciato le dimissioni per la corsa regionale. Dimissioni che dovrebbero confermare entro il prossimo 20 gennaio: essendo di sabato saranno anticipate al 19. La scadenza naturale di entrambe le amministrazioni di centrodestra è però prevista per la primavera del 2019.
LO SCIOGLIMENTO
Manca, dunque, un anno al termine naturale del mandato dei due primi cittadini dimissionari. Il sacilese Ceraolo cercherà un posto in Regione nelle liste di Forza Italia. Mentre il primo cittadino di Brugnera Ivo Moras si candiderà con la Lega. La norma prevede che dal giorno successivo alle loro dimissioni le funzioni di sindaco siano esercitate dal vicesindaco. A Sacile la fascia tricolore passerà alla leghista Vannia Gava (per altro data per candidata alla Camera, non ci sarebbe alcuna incompatibilità) mentre a Brugnera a ereditare la funzione di sindaco sarà il vice Renzo Dolfi. E sulla base della norma i due Comuni andranno assieme agli altri con la tornata regionale a fine aprile. Dopo le dimissioni dei primi cittadini, sulla base della legge 142/1990 (applicabile in Regione poiché vi è un recepimento della legge regionale 23/1997) la giunta decade e si procede allo scioglimento del Consiglio. Il Consiglio e la giunta rimangono in carica fino a nuove elezioni sotto la guida del vice. Lo scioglimento anticipato determinerà lo svolgimento delle elezioni comunali nella primavera prossima.
I TEMPI
La decisione doverebbe essere ratificata dalla Regione entro il 24 febbraio. Bisognerà prima però che vengano ufficializzate le dimissioni dei sindaci - entro il 19 gennaio - che diverrebbero efficaci e irrevocabili il 10 febbraio 2018. È probabile che la Regione confermi la linea entro quel termine. Una decisione tecnico-normativa che avrà però anche delle inevitabili ricadute politiche. I Comuni di Sacile e Brugnera sono saldamente in mano al centrodestra: al voto (anche tra un anno) difficilmente il centrosinistra riuscirebbe a scipparli. Nella coalizione di centrodestra - in particolare Sacile, oltre a Spilimbergo - avrebbero un peso nella trattativa tra i partiti nella spartizione delle poltrone parlamentari e locali.
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci