Moto contro auto, muore un operaio

Domenica 9 Giugno 2019
Moto contro auto, muore un operaio
FONTANAFREDDA
Un altro incidente mortale a Fontanafredda. Dopo quello che nel tardo pomeriggio di giovedì in via Baracca era costato la vita a un 31enne americano, ieri attorno alle 14.40 si è consumata un'altra tragedia della strada. L'episodio è avvenuto all'intersezione tra via Brugnera, via Palmanova e Pont Frait, in passato già teatro di altri gravi incidenti. Per cause al vaglio dei carabinieri del Radiomobile di Sacile, un motociclista ha perso la vita dopo aver centrato in pieno un'auto. Un impatto violento che non gli ha lasciato scampo. A nulla sono infatti serviti i soccorsi immediatamente prestati dai vigili del fuoco di Sacile e dal personale del 118 giunto sul posto con un'ambulanza e l'elisoccorso decollato dall'elibase di Campoformido. Giorgio De Pellegrin, 58 anni, operaio di Pieve di Soligo (Treviso), è morto sul colpo a causa delle gravissime ferite riportate. Il conducente dell'auto, Andrea Marchesan, 46 anni di Grado, è stato invece trasportato in condizioni serie all'ospedale di Pordenone: non è comunque in pericolo di vita.
LO SCHIANTO
De Pellegrin era in sella alla sua Honda Hornet e stava percorrendo via Brugnera (la ex sp70) da Fontanafredda verso Sacile quando, all'incrocio con via Palmanova e Pont Frait, si è trovato di fronte l'Alfa Romeo 147 al volante della quale c'era Marchesan: l'automobilista, che arrivava da Camolli e che era diretto verso Porcia, doveva attraversare l'ex provinciale 70 ma non deve essersi accorto che dalla sua destra stava giungendo la due ruote. Il centauro, che non ha avuto nemmeno il tempo di frenare, ha centrato la portiera dall'auto per poi essere sbalzato a diversi metri di distanza. L'urto è stato violentissimo, con la moto che è finita su una delle aiuole spartitraffico. L'Alfa 147 invece dopo una paurosa carambola è finita di traverso.
I SOCCORSI
Immediato l'intervento di una squadra dei vigili del fuoco di Sacile che, in attesa dell'arrivo del personale del 118, ha avviato le procedure di primo soccorso e provveduto a mettere in sicurezza il luogo dell'incidente. Per De Pellegrin, però, non c'era già più nulla da fare. Anche l'automobilista appariva in condizioni serie, tant'è che oltre a un'ambulanza da Pordenone è stato chiesto anche l'intervento dell'elisoccorso. Marchesan, dopo essere stato estratto dalle lamiere contorte della vettura, è stato stabilizzato per essere poi trasferito all'ospedale Santa Maria degli Angeli. Ha riportato diverse contusioni e la rottura di alcune costole: non è comunque in pericolo di vita.
LE INDAGINI
La salma di De Pellegrin, come disposto dal magistrato di turno Carmelo Barbaro, è stata trasferita nella cella mortuaria dell'ospedale civile di Pordenone a disposizione dell'autorità giudiziaria. I due veicoli incidentati sono stati posti sotto sequestro, così come il telefono cellulare dell'automobilista. Ora, al termine degli accertamenti, Marchesan potrebbe essere indagato per omicidio stradale.
IL TESTIMONE
La scena del terribile incidente è stata vista in diretta da un uomo che abita nelle vicinanze del luogo del sinistro e che ieri pomeriggio, da Fontanafredda verso Sacile, stava percorrendo in auto via Brugnera. «Ero a diversi metri di distanza dalla moto che mi stava precedendo ha raccontato ancora scosso ai carabinieri del Radiomobile quando, all'improvviso, ho notato il motociclista volare sopra l'auto contro cui si era scontrato: è stata una scena terribile». Della tragedia è stato prontamente avvisato il sindaco Michele Pegolo: «Non so più cosa fare sono state le sue prime parole dal momento che questo è il secondo incidente mortale che si verifica in due giorni sul territorio di Fontanafredda. Sto cercando di mettere in sicurezza più punti della viabilità locale ma da solo, con le risorse economiche a disposizione, non ce la posso fare. Conosco quell'incrocio, ma più che parlare di strada killer farei un appello a prestare maggiore attenzione quando si guida: la distrazione purtroppo può essere fatale, come in questo caso».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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