Una vita dedicata alle sue grandi passioni: il vino, le tradizioni, la famiglia. Si è spento ieri mattina all'ospedale di San Vito all'età di 94 anni, Angelo Pittaro.
A lui si deve la nascita dell'azienda agricola Pitars situata a San Martino al Tagliamento, nella zona Doc Friuli Grave, terre aride e sassose da cui nascono uve di qualità. L'avventura di Angelo Pittaro è la storia di una famiglia - i Pittaro, in friulano chiamati i Pitars -, del loro amore per il vino, una storia indissolubilmente legata alla terra ed ai vigneti che coltiva da decenni. In principio fu Romano, il primo ad introdurre i pregiati vigneti importati da Oltralpe dal senatore Gabriele Luigi Pecile e dal conte Pietro Savorgnan de Brazzà nel 1880. Poi Angelo, il figlio, giovane viaggiatore del mondo, per quindici anni in Venezuela e di nuovo nella sua amata terra friulana.
Nato l'8 novembre del 1922 a San Martino al Tagliamento, con una valigia e tanta volontà decide di emigrare in Venezuela dove inizia come operaio camionista. Grazie alla sua determinazione diventa imprenditore edile e nel frattempo mette su famiglia. Poi la situazione economica cambia e decide di tornare in Italia, nella sua San Martino.
Ereditata dal padre Romano quella speciale passione di produrre buon vino, Angelo Pittaro con il fratello Piero fonda nel 1968 l'azienda dedicandosi anima e corpo a far crescere, anno dopo anno, la grande impresa di famiglia, che porta il nome di Cantina San Martino.
Oggi la Cantina è gestita dalla terza generazione dei Pitars: sono Loris, Bruno, Mauro e Paolo i testimoni di quell'ardore che ha riempito di significato la storia di questa famiglia.
Angelo Pittaro ha seguito nel tempo lo sviluppo dell'azienda come la nuova sede costruita in bioedilizia nel 2006 dalla forma caratteristica di castello. Azienda che si estende oggi per circa 140 ettari di vigneto, con una produzione di 400 mila bottiglie annue. Tanti i riconoscimenti assegnati ad Angelo Pittaro, anche quello di paladino della viticoltura in Friuli Venezia Giulia assieme al suo amico Livio Felluga, altro decano della viticoltura friulana deceduto lo scorso dicembre. La morte di Angelo lascia nel dolore la moglie Chiarina, i sette figli e parenti tutti. I funerali saranno celebrati martedì pomeriggio nella chiesa di San Martino.
© riproduzione riservata
A lui si deve la nascita dell'azienda agricola Pitars situata a San Martino al Tagliamento, nella zona Doc Friuli Grave, terre aride e sassose da cui nascono uve di qualità. L'avventura di Angelo Pittaro è la storia di una famiglia - i Pittaro, in friulano chiamati i Pitars -, del loro amore per il vino, una storia indissolubilmente legata alla terra ed ai vigneti che coltiva da decenni. In principio fu Romano, il primo ad introdurre i pregiati vigneti importati da Oltralpe dal senatore Gabriele Luigi Pecile e dal conte Pietro Savorgnan de Brazzà nel 1880. Poi Angelo, il figlio, giovane viaggiatore del mondo, per quindici anni in Venezuela e di nuovo nella sua amata terra friulana.
Nato l'8 novembre del 1922 a San Martino al Tagliamento, con una valigia e tanta volontà decide di emigrare in Venezuela dove inizia come operaio camionista. Grazie alla sua determinazione diventa imprenditore edile e nel frattempo mette su famiglia. Poi la situazione economica cambia e decide di tornare in Italia, nella sua San Martino.
Ereditata dal padre Romano quella speciale passione di produrre buon vino, Angelo Pittaro con il fratello Piero fonda nel 1968 l'azienda dedicandosi anima e corpo a far crescere, anno dopo anno, la grande impresa di famiglia, che porta il nome di Cantina San Martino.
Oggi la Cantina è gestita dalla terza generazione dei Pitars: sono Loris, Bruno, Mauro e Paolo i testimoni di quell'ardore che ha riempito di significato la storia di questa famiglia.
Angelo Pittaro ha seguito nel tempo lo sviluppo dell'azienda come la nuova sede costruita in bioedilizia nel 2006 dalla forma caratteristica di castello. Azienda che si estende oggi per circa 140 ettari di vigneto, con una produzione di 400 mila bottiglie annue. Tanti i riconoscimenti assegnati ad Angelo Pittaro, anche quello di paladino della viticoltura in Friuli Venezia Giulia assieme al suo amico Livio Felluga, altro decano della viticoltura friulana deceduto lo scorso dicembre. La morte di Angelo lascia nel dolore la moglie Chiarina, i sette figli e parenti tutti. I funerali saranno celebrati martedì pomeriggio nella chiesa di San Martino.
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