Ulss 6, scatta il lavoro da casa: già selezionati 5 dipendenti

Venerdì 20 Settembre 2019
Ulss 6, scatta il lavoro da casa: già selezionati 5 dipendenti
SANITÀ
PADOVA I dipendenti dell'Ulss 6 Euganea non saranno più obbligati ad andare in ufficio. In sanità il lavoro diventa a distanza, parte la sperimentazione «smart working» per cinque tra amministrativi e tecnici per un tempo di sei mesi prorogabile. A casa o in un altro luogo, per iniziare la propria giornata lavorativa sarà sufficiente un pc connesso a Internet.
IL PROGETTO
L'iniziativa, unica in Italia, è stata presentata ieri dalla direzione di via Scrovegni. Il protocollo prevede nuove modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, che viene svolto in parte in locali aziendali e in luoghi fuori dall'azienda, compreso il proprio domicilio, agevolando così i tempi di vita e di lavoro del dipendente, senza però perdere la socialità dello stare in gruppo. Gli strumenti tecnologici utili al lavoratore smart, forniti dall'Ulss, consistono in un pc portatile in cui saranno installati gli applicativi necessari e la connessione alla rete Internet. «Lo smart working è un'evoluzione dei tradizionali modelli organizzativi aziendali e prevede un cambio del modello culturale: così facendo spiega il direttore generale dell'Ulss 6 Euganea, Domenico Scibetta - ottimizziamo le risorse. Quelle mansioni che non richiedono una presenza fisica in ufficio e possono essere svolte da remoto, a distanza. Le parole chiave di questa nuova filosofia manageriale sono personalizzazione, flessibilità, autonomia, virtualità e maggiore responsabilizzazione del singolo nel raggiungimento dei risultati. Si tratta di un modo contemporaneo per pianificare il lavoro andando incontro ai dipendenti e alla loro necessità di conciliare occupazione e famiglia. Questa novità va così a incrementare il benessere dei lavoratori e a migliorare il clima aziendale». Il nuovo modello di lavoro agile è frutto di un regolamento sottoscritto tra la direzione dell'Ulss 6 Euganea e le sigle sindacali Cgil Fp, Cisl Fps, Uil Fpl, Nursing Up, Nursing, Rsu. Al via entro l'anno la fase sperimentale che riguarda gli amministrativi e i tecnici. Per il momento sono escluse le attività socio-assistenziali e di cura che richiedono contatto diretto con i pazienti.
IL FUTURO
«In un'ottica di modernizzazione del sistema amministrativo, le pubbliche amministrazioni sono chiamate all'introduzione di nuove modalità di organizzazione del lavoro rileva Paola Bardasi, direttore amministrativo dell'Ulss 6 Euganea basate sull'utilizzo della flessibilità lavorativa, sulla valutazione per obiettivi e la rivalutazione dei bisogni dei dipendenti. Recenti indagini hanno dimostrato che lo smart working aumenta anche la produttività. In quest'ottica vogliamo offrire un servizio migliore investendo anche sul rapporto fiduciario con i dipendenti. Per agevolare i lavoratori, lo smart working si aggiunge al part-time, ma ha un valore diverso». Ciascun direttore o responsabile di struttura, può proporre un progetto indicando finalità, tempi e modalità. Il direttore di area competente procederà all'assegnazione dei posti di lavoro agile. In caso di esubero di domande rispetto ai posti effettivamente disponibili l'Ulss riconoscerà priorità alle lavoratrici nei tre anni successivi alla conclusione del periodo di congedo di maternità, ai lavoratori con disabilità psico-fisiche tali da rendere disagevole il raggiungimento del luogo di lavoro e ai dipendenti con figli che necessitano di cura o assistenza. Verrà anche tenuto conto di specifiche competenze, valutando il grado di affidabilità, la capacità di organizzazione e decisione del singolo. La prestazione lavorativa a distanza è integralmente considerata come servizio pari a quello reso nelle sedi abituali. I luoghi di lavoro agile devono però essere predeterminati dalle parti. Il lavoratore dovrà svolgere la propria attività in una sede che risponda ai requisiti di idoneità, sicurezza e riservatezza, che sia idonea all'uso abituale dei supporti informatici, non metta a rischio la sua incolumità, né la riservatezza delle informazioni e dei dati trattati.
Elisa Fais
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