Sui banchi 7.276 studenti delle prime superiori

Lunedì 3 Maggio 2021
Sui banchi 7.276 studenti delle prime superiori
IL RITORNO
PADOVA Questa mattina a tornare in classe saranno 7.276 studenti di prima superiore. Di fatto, quasi tutte le prime saranno in presenza. Meglio, in provincia sarà garantito al 100% degli studenti del primo anno delle superiori il ritorno in aula. In città, invece, qualcuno dovrà continuare a fare i conti con la Dad. A Padova, infatti, per il momento si andrà avanti con le quote decise dai dirigenti scolastici delle singole scuole. Numeri alla mano, su 8.009 alunni totali iscritti, a livello provinciale, al primo anno delle superiori, più del 90% questa mattina tornerà sui banchi.
LA DECISIONE
La decisione è arrivata venerdì scorso al termine dell'incontro in videoconferenza tra il prefetto Renato Franceschelli, il presidente della Provincia Fabio Bui, il provveditore Roberto Natale, l'assessore alla Mobilità Andrea Ragona, i Comuni interessati e le aziende del trasporto privato. Al centro della riunione le indicazioni arrivare da Governo e Regione sulla presenza degli studenti medi a scuola. L'obiettivo è, infatti, quello di garantire alle prime e alle quinte il 100% della presenza in classe. Per le altre classi, ci si deve attestare al 50%. In questo modo si potrà raggiungere la presenza media del 70% auspicata dal Governo. Complessivamente gli studenti padovani sono circa 107mila. Di questi 38.000 sono iscritti ai 38 istituti superiori presenti sul territorio provinciale. Questo significa che, da qui alla fine dell'anno, oltre 26.000 ragazzi delle superiori ogni mattina allo squillare della campanella dovranno accomodarsi tra i banchi. Per gli altri 12.000, invece, continueranno le lezioni da casa.
LE MOTIVAZIONI
Il fatto che solamente in provincia i ragazzi delle prime possano tornare tutti in classe ha un motivo molto semplice: fuori città i mezzi pubblici vengono utilizzati quasi esclusivamente dagli studenti. A Padova, invece, è diverso. A spostarsi con gli autobus e con il tram sono anche decine di migliaia di lavoratori e semplici cittadini. Una circostanza che mal si concilia con la capienza massima del 50% dei mezzi imposta dalle norme anti Covid. Anche per questo dopo l'Epifania Busitalia ha messo in campo cento bus aggiuntivi a cui va sommato lo sforzo di 30 ditte privare che hanno messo a disposizione 130 mezzi. La settimana scorsa, poi, il parco mezzi si è arricchito di altri 20 pullmann. Attualmente, così, l'azienda che fa capo a Ferrovie dello Stato può contare su 531 bus. Di questi 306 coprono le linee extraurbane. Durante l'incontro di venerdì scorso, Busitalia ha annunciato, però, di non prevedere l'immissione di servizio di altri mezzi o il cambiamento delle corse attuali.
LA ZONA GIALLA
Il rientro in classe delle superiori, con il ritorno della zona gialla, è iniziato in maniera progressiva. Due settimane fa a iniziare con la presenza al 100% sono state solamente le quinte (6.759 ragazzi in tutto). Per quel che riguarda le prime, invece, ogni istituto, anche a seconda degli spazi a disposizione, si è mosso in sostanziale autonomia. In tutto il territorio provinciale, così, a tornare in classe sono stati 6.340 studenti. In alcune scuole, per scongiurare ogni tipo di assembramento, si è puntato sugli orari scaglionati. In altri istituti, invece, si è adottata la turnazione delle varie classi alterando lezioni in presenza e didattica a distanza. Da questa mattina, però, si cambia. Da qui alla fine dell'anno scolastico poco più di un mese - gli istituti superiori padovani avranno, dunque, una parvenza di quasi normalità. Il tutto nella speranza che il virus non scateni nuovi contagi e costringa alla chiusura di questa o di quella classe, riportando nelle vite dei ragazzi l'ormai detestata Dad.
Al.Rod.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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