Mamma bambina, davanti ai giudici l'ex e i genitori

Martedì 17 Dicembre 2019
Mamma bambina, davanti ai giudici l'ex e i genitori
CITTADELLA
Nei primi giorni del nuovo anno giungerà nelle aule di due tribunali, quello dei minori a Venezia e quello di Padova, la vicenda della nomade tredicenne rimasta incinta dopo una relazione di un anno con un trentaseienne. Il 16 novembre scorso, la ragazzina è diventata mamma di una bimba.
La vicenda è emersa lo scorso ottobre. Il 7 gennaio a Padova si terrà l'udienza che vede imputato Luca Caari, 36 anni, verso il quale la Procura ha chiesto il giudizio immediato. L'accusa è pesantissima, ossia, di atti sessuali con minorenne. Prevede una pena che va dai 6 ai 12 anni. «Ho chiesto il giudizio abbreviato», le parole del difensore, l'avvocato Andrea Zambon del foro di Treviso. Avvocato che difende anche i genitori della ragazzina che non hanno più notizie della figlia da quando è stata presa in carico dai servizi sociali. Nei loro confronti c'è il procedimento di fronte al Tribunale dei minori per la perdita della patria potestà. L'udienza si terrà il 16 gennaio. Rischiano quindi di perdere la potestà genitoriale. «Ho depositato una memoria - sempre le parole dell'avvocato Zambon - e la richiesta di accesso agli atti, ma per ora non ho ricevuto nessuna risposta. Il procedimento, per quanto mi è stato reso noto, riguarda la figlia della famiglia, non gli altri».
La famiglia della ragazzina vive per conto proprio, undici sono i figli, e proprio nei confronti degli altri minori, dopo il caso della mamma bambina, si è concentrata l'attenzione anche da parte dei politici come Daniela Santanchè. Lei la prima a dichiarare che è necessario intervenire anche nei confronti degli altri minori. La famiglia di sinti si sposta lungo l'asse del fiume Brenta. Genitori ed alcuni figli vivono di lavoretti saltuari e solidarietà. A loro carico non c'è nessuna pendenza penale. In principio avevano avallato la relazione tra la loro figlioletta e l'adulto Caari che non vedono più da mesi. «Normale per i nostri usi e costumi questo amore», avevano detto. Lo aveva confermato anche Caari che la relazione era tale. Ora i contatti tra loro si sono congelati. La famiglia non ha nemmeno più notizie della figlioletta da quando, a fine settembre, un mese prima del previsto parto la famiglia aveva portato la figlia per dei controlli all'ospedale di Cittadella. Come vuole la legge, constatata la giovanissima età, erano stati attivati i servizi sociali che hanno preso in carico la minore, avviando poi le procedure di tutela in una casa di accoglienza. Per famiglia e a questo punto ex fidanzato, una sorta di rapimento. Parola ora alla legge.
M.C.
Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 09:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci