Madonna dei Noli, il vescovo: «Droga, interroghiamoci tutti»

Lunedì 9 Dicembre 2019
LA CERIMONIA
PADOVA L'emergenza droga in città preoccupa il vescovo. Una preoccupazione che, ieri mattina, monsignor Claudio Cipolla ha manifestato in occasione della cerimonia della Madonna dei Noli, in piazza Garibaldi, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Sergio Giordani, il prefetto Renato Franceschelli , il questore Paolo Fassari e Vincenzo Gottardo in rappresentanza della Provincia.
DIPENDENZE
«Mi chiedo da dove vengano alcuni sintomi preoccupanti, come ad esempio l'elevato consumo di droga a tutti i livelli, ma anche la ludopatia, le altre dipendenze, o la ricerca di evasioni di vario tipo - ha detto nel suo intervento il vescovo - Di cosa è sintomo questo? A me pare di poter dire che quando si cerca evasione in modo disordinato, c'è qualcosa da aggiustare anzitutto dentro di noi. Su questo dovremmo interrogarci veramente tutti insieme: istituzioni, chiesa e altre fedi religiose, mondo dell'educazione e della scuola, attori culturali, mondo economico, organizzazioni di società civile. Siamo di fronte infatti a sintomi che contrastano con i segnali positivi espressi dal mondo del volontariato».
«Per quel che riguarda in particolare il consumo di stupefacenti - ha continuato monsignor Cipolla - ci concentriamo sempre sulle responsabilità degli spacciatori. Noi, però, dobbiamo guardare anche ai consumatori: si sta cercando qualche cosa che non si è ancora trovato, e questo deve far suonare un allarme. È necessario, dunque, guardare in modo più profondo alla nostra vita sociale, culturale e relazionale».
SCELTA
Il numero uno della Chiesa padovana nel suo intervento ha insistito anche sull'importanza del volontariato. «La città di Padova, che oggi si presenta allo sguardo amorevole di Maria Immacolata, è capitale europea del volontariato 2020 - ha detto il vescovo - Il Vangelo ci riporta una bella espressione di Gesù: gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Con queste parole egli ci indica qual è la radice interiore della scelta del volontario: riconoscere che noi innanzitutto siamo destinatari di doni ricevuti gratuitamente. La vita, la terra, la fede, i valori, i talenti. Don Giovanni Nervo, indimenticato prete padovano che tanto ha lavorato per la promozione del volontariato autentico, ci ha insegnato che il volontariato, soprattutto nelle sue espressioni sociali, è fondamentale per la vita di una città: esso, quando è aperto e intelligente, vede in anticipo i bisogni e le risorse presenti tra le persone, e inizia a dare risposte immediate e via via sempre più strutturate. Inclusione degli emarginati, cura adeguata per gli ammalati, soprattutto per i più gravi, custodia e amore per gli anziani, accoglienza per i migranti, soccorso ai profughi, sono solo alcune delle attenzioni di cui il volontariato arricchisce l'anima della città e contrasta le sue malattie narcisistiche. In questo senso, per il suo operare nel concreto, nel quotidiano, nelle relazioni brevi, di buon vicinato e di prossimità il volontariato diventa una voce politica e indica a tutti una direzione culturale».
Sull'importanza del volontariato ha insistito anche Giordani. «Domani (oggi, ndr) il nostro assessore Cristina Piva riceverà in Slovacchia il vessillo che darà il via ufficiale all'anno nel quale Padova è capitale europea del volontariato e mai una città italiana ha ottenuto questo riconoscimento prestigioso. Il merito, e non lo dico per fare retorica, è di tutti voi cittadini padovani, ed è frutto dell'impegno delle migliaia di volontari e associazioni che operano, spesso lontano dai riflettori dei media, nella nostra città».
IMPEGNO
«In questi due anni e mezzo da sindaco ho incontrato molti di voi, ho visto quello che fate, il vostro impegno e la vostra passione - ha concluso Giordani - Mi avete insegnato molto. Molti di voi li vedo qui, questa mattina, ma non cito nessuno perché farei torto agli altri. Semplicemente vi abbracciamo e vi diciamo grazie per il vostro impegno a servizio della nostra comunità».
La Madonna dei Noli è la protettrice di tutte le donne e gli uomini che sono al servizio degli altri cittadini. Ieri, secondo la tradizionale cerimonia che si ripete ogni anno in città,sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno deposto una corona sulla statua di piazza Garibaldi con una spettacolare cerimonia che pevedeva l'utilizzo di un'altissima autoscala.
Alberto Rodighiero
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