LE MANIFESTAZIONI
PADOVA Una cinquantina di persone ieri sera. Cinquemila sabato

Giovedì 29 Luglio 2021
LE MANIFESTAZIONI PADOVA Una cinquantina di persone ieri sera. Cinquemila sabato
LE MANIFESTAZIONI
PADOVA Una cinquantina di persone ieri sera. Cinquemila sabato scorso. E oggi ci sarà la riunione del Cosp tra prefetto e forze dell'ordine perché un'altra manifestazione è in programma per sabato in piazza Duomo dopo le 17.30.
Non si ferma l'ondata di protesta contro l'obbligo del Green pass per le attività al chiuso e i grandi eventi. Ieri sera alle 20 il Comitato Libera Scelta ha radunato una cinquantina di persone sotto Palazzo Moroni per una fiaccolata statica, autorizzata dalla Questura, in contemporanea con altre città italiane. Alcuni avevano anche la mascherina, d'obbligo quando ci sono assembramenti, mentre la maggioranza l'ha tenuta al polso. «L'obbligo del Green pass è una norma ingiusta - ha detto una manifestante al microfono - E anche la vaccinazione obbligatoria è ingiusta, deve essere una libera scelta. Di Covid muoiono le persone fragili o sopra i 50 anni, loro devono vaccinarsi, gli altri devono essere lasciati liberi. La libertà è un valore molto alto: a poco a poco con vari sistemi anche psicologici ce l'hanno tolta attraverso la paura». E ancora: «I miei figli non devono essere cavie, non possono rovinarci la vita» ha affermato una donna con la voce strozzata. Polizia e carabinieri controllavano la situazione e la serata è stata tranquilla a parte per un breve momento di tensione. Un giornalista ha discusso con alcuni manifestanti e la Digos è dovuta intervenire per calmare gli animi. «Devono imparare a stare al loro posto» ha detto un uomo mentre un poliziotto lo invitava ad allontanarsi.
«Il vaccino è un farmaco sperimentale che non ferma il contagio e quindi già qui viene meno il presupposto dell'obbligatorietà - ha sostenuto Elisabetta Frezza - Io sono laureata in Giurisprudenza al Bo. E ricordo cosa disse Stefano Rodotà sull'articolo 32 della Costituzione: di fronte all'orrore della sperimentazione scientifica sulle persone nel 1946 è stato firmato il codice di Norimberga nel quale si scrive che il consenso della persona è essenziale».
Per motivi di sicurezza non è stato possibile accendere delle fiaccole, così sono venuti in aiuto i cellulari e per qualche secondo il Liston ha visto accendersi una cinquantina di torce. Erano quasi le 22 quando la folla si è dispersa, tornando alle proprie case. Forse alcuni di loro torneranno in piazza per i prossimi appuntamenti. Ma non finisce qui. Anzi, probabilmente è solo l'inizio.
Sabato scorso 5 mila persone si sono radunate in piazza Duomo, raccolte tramite un tam tam sui social network, al grido No Green pass, Libertà, Giù le mani dai bambini. Una manifestazione non autorizzata, i cui organizzatori inizialmente erano sconosciuti anche agli stessi manifestanti, che poi si è trasformata in corteo, ha percorso le strade cittadine bloccando il centro storico per un paio d'ore per finire in Prato della Valle. Una manifestazione eterogenea che riuniva le anime no vax e no Green pass, compresi coloro favorevoli al vaccino ma non all'obbligatorietà, costata due denunce per corteo non autorizzato a due persone individuate dalla Digos, guidata dal vice questore Pasquale Scognamiglio, come organizzatori. Altre sanzioni sono in fase di valutazione per violazione delle norme anti-Covid perché nel mega assembramento quasi nessuno aveva la mascherina mentre urlava Draghi assassino, io non mi vaccino: qui saranno d'aiuto le telecamere che hanno ripreso ciò che è accaduto.
Tutto ciò potrebbe ripetersi sabato pomeriggio. Alle 17.30 la chiamata è sempre per piazza Duomo e finora non è stata chiesta alcuna autorizzazione. Per capire come gestire la situazione oggi il prefetto Raffaele Grassi riunirà il Cosp e discuterà il da farsi con i vertici delle forze dell'ordine cittadine. Si replicheranno i numeri della scorsa settimana? Verrà chiesta un'autorizzazione questa volta?
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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