LA PROPOSTA
A Limena il passaggio del Grande Raccordo Anulare (Grap) nel Tavello

Martedì 17 Settembre 2019
LA PROPOSTA
A Limena il passaggio del Grande Raccordo Anulare (Grap) nel Tavello è un capitolo chiuso per l'amministrazione comunale. Una vicenda che per lungo tempo ha tenuto il territorio in allerta e su cui l'amministrazione comunale, guidata allora dal sindaco Giuseppe Costa, ha messo la parola fine ancora nel febbraio del 2012, dopo una lunga battaglia per salvaguardare l'area naturalistica. Tracciato che è stato stralciato anche dalle cartografie del nuovo Piano di Assetto del Territorio di Limena (Pat), e sul quale anche la commissione ministeriale della Valutazione di impatto ambientale ha dato parere negativo.
E lo ha ribadito nuovamente ieri il sindaco di Limena Stefano Tonazzo in Conferenza Metropolitana di Padova dove i primi cittadini hanno incontrato l'assessore regionale Elisa De Berti e la presidente della società Gra di Padova Luisa Serato. «E' stato nuovamente ribadito da parte di tutti la immodificabilità della decisione della Via nazionale sullo stralcio del Tavello ha detto Tonazzo - e si è ribadito il concetto che la rivisitazione del progetto del Gra sull'area nord deve partire obbligatoriamente dall'impossibilità di passaggi sul Tavello».
Punto fermo quello del Tavello dal quale eventualmente si deve partire se si vuole rivedere il progetto pensando ad un collegamento a nord del Gra, che oggi si ferma a Villafranca Padovana. E per Limena l'unico passaggio pensabile, o valutabile, è a sud in zona industriale con un passaggio sul fiume Brenta in via Volta. «Se il progetto del Gra deve essere rivisto nel suo collegamento a nord - ha detto Tonazzo - che la società faccia una valutazione di fattibilità su un passaggio sul Brenta in prossimità della zona industriale, ma questo deve partire dal presupposto che anche il comune di Vigodarzere sia d'accordo».
A livello di viabilità locale è un fatto ormai noto che lo snodo del traffico da sistemare, che da sempre si trascina problemi di code e attese da una parte e dall'altra del fiume Brenta, è l'attuale ponte della Libertà e il semaforo di Limena che ancora oggi non è stato sostituto da una rotatoria. Impossibile farlo, secondo l'amministrazione comunale, se prima non viene realizzato un nuovo ponte sul Brenta: questo dev'essere costruito più a valle verso la zona industriale, dove poter dirottare gran parte del traffico di passaggio. Una soluzione che da tempo caldeggia Limena per sgravare il centro dal traffico di passaggio. Un territorio che per numero di popolazione aziendale supera di molto i comuni limitrofi: gli addetti nel settore privato sono ben 6.371 su una popolazione di 7890 residenti, area che conta 1543 insediamenti produttivi, di cui 1467 sono fra industria e terziario. Numeri che confermano l'attrazione su queste strade di auto e mezzi pesanti.
Barbara Turetta
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