ARQUÀ PETRARCA
«Mi è preso il panico e sono scappato». Così

Sabato 18 Maggio 2019
ARQUÀ PETRARCA «Mi è preso il panico e sono scappato». Così
ARQUÀ PETRARCA
«Mi è preso il panico e sono scappato». Così Deniss Panduru ha provato a spiegare la sua verità al sindaco di Arquà Petrarca Luca Callegaro, dopo essere uscito, scortato dai carabinieri di Este, dal pronto soccorso dell'ospedale di Schiavonia, dove è stato sottoposto a tutti i necessari accertamenti. «Non stavo correndo, guardate il tachigrafo. avrebbe detto Ho un sacco di problemi, anche al cuore. Dopo aver tirato fuori i bambini dallo scuolabus ho avuto paura e sono andato via». Per difendersi dal risultato positivo dell'alcoltest, Panduru avrebbe poi detto di aver bevuto per l'ultima volta la sera prima. Il sindaco Callegaro, che non ha lasciato l'ospedale fino a quando non è stato dimesso l'ultimo bambino, definisce l'episodio come «un fatto gravissimo e inaccettabile».
«Ho ricevuto una segnalazione dai genitori attorno al 16 aprile. spiega il primo cittadino Hanno scritto che l'autista non faceva rispettare le regole, ad esempio permettendo ai ragazzi di stare in piedi o lasciando gli zaini davanti alle uscite. A mia volta ho inoltrato la segnalazione alla ditta, che mi ha assicurato avrebbe fatto un richiamo al conducente. Se avessi saputo che quell'uomo adottava ben altri comportamenti alla guida, avrei ovviamente provveduto in modo più drastico. E invece, a parte quella segnalazione, mai niente altro mi era stato detto, ad esempio sul fatto che corresse o guidasse in modo pericoloso. Servono misure stringenti per le ditte che assumono queste persone, ma proprio a livello di legge: ad esempio dovrebbe essere controllato il casellario giudiziario e dovrebbe essere fatto a sorpresa, più e più volte, l'alcoltest». Questa mattina il sindaco incontrerà i genitori dei ragazzi che usufruiscono del servizio di trasporto scolastico per prendere una decisione tutti insieme. «D'istinto vorrei sospendere i rapporti con questa ditta. spiega Callegaro Ma mi rendo conto che creerei problemi alle famiglie cancellando il servizio. Decideremo insieme il da farsi e valuteremo quali azioni intraprendere». Intanto emergono ombre dal passato di Panduru: si tratta di un pregiudicato, noto alle forze dell'ordine per reati vari. Già nel marzo del 2017, ad esempio, era stato sorpreso alla guida in stato di ebbrezza, con valori di alcol nel sangue tre volte superiore al limite di legge. Per questo gli era stata anche ritirata la patente e gli era stato sequestrato il mezzo, restituito in custodia cautelare. Poche ore dopo, però, Panduru era stato trovato alla guida del veicolo sottoposto a sequestro. Nei guai il 51enne era finito anche per lesioni personali, minacce e maltrattamenti. Accuse che oggi portano a chiedersi come potesse l'uomo trovarsi alla guida di uno scuolabus. Una domanda che si pone anche il Codacons: «È necessario introdurre controlli stringenti per verificare che tutti i conducenti di bus e pullman siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge, anche per evitare situazioni di potenziale pericolo per studenti e passeggeri spiega in una nota Chiediamo inoltre di accertare quante e quali verifiche siano state svolte dall'azienda che gestiva il servizio di scuolabus sull'uomo autista del mezzo prima di affidare a costui un incarico così delicato, e se siano stati vagliati i precedenti dell'uomo e le sue condizioni psichiche».
Ca. B.
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