LA PROTESTA
BELLUNO Saltano i fondi regionali per la formazione delle guide alpine:

Giovedì 11 Gennaio 2018
LA PROTESTA
BELLUNO Saltano i fondi regionali per la formazione delle guide alpine: i giovani aspiranti bellunesi emigrano in Trentino. Venezia chiude i rubinetti, annuncia la mancanza di copertura economica per la formazione delle future guide e il costo dei corsi per gli aspiranti schizzano alle stelle, passando da 6 a 17 mila euro e facendo crollare, per il Veneto e per il Bellunese, le domande.
LA PICCHIATA
«Per il corso in partenza nel 2018 - spiega il presidente del Collegio regionale del Veneto, Davide Alberti abbiamo un solo iscritto». Il rischio è che per il prossimo biennio il Veneto, e la fucina delle Dolomiti bellunesi, non riescano a sfornare nemmeno una nuova guida. Accanto a chi rinuncia c'è una grossa fetta di chi emigra per formarsi in Trentino, in Alto Adige, in Valle d'Aosta dove il percorso è più economico se non gratuito. La denuncia è di quelle che fanno rumore, parla di una categoria sulla cui professionalità e sulla cui esperienza si regge il turismo nelle Dolomiti, ma ora messa in crisi da quello che, se non si corre ai ripari, si prospetta come un buco nel ricambio generazionale.
«Il contributo regionale prosegue Alberti finanziava circa il 60% dei costi di gestione, abbattendo la spesa richiesta a ciascun partecipante di parecchio. Se prima si pagavano 6 mila euro per i 4 anni di formazione, ora un nuovo iscritto è costretto a versarne 17mila». In Trentino, per i residenti, il percorso è addirittura gratuito. Così, mentre qui si drenano giovani forze verso altre terre, le regioni confinanti e non solo ingrossano le fila degli iscritti ai loro Collegi.
L'EMIGRAZIONE
«Il problema è che chi si forma fuori regione spesso resta lì, lo perdiamo completamente prosegue il presidente -. La conseguenza è il dilagare dell'abusivismo, ovvero di chi non è regolarmente iscritto ad un albo professionale». Una piaga destinata a peggiorare nei prossimi anni, che si alimenterà di quell'80% di calo di iscrizioni ai corsi del Collegio. Il fondo è venuto meno già dal corso del 2016-2018, la prospettiva è che la situazione resti tale anche per quello in partenza. La formazione prevede due anni di lezioni e altri due di pratica, quindi la possibilità di iniziare a lavorare dopo 4 anni.
I NUMERI
Nel Bellunese le guide formate e operative sono tra le 50 e le 60 di cui 30 solo a Cortina, la metà di quelle presenti nel totale della regione. «Serve ricambio generazionale sottolinea Alberti -. Imporre una simile spesa a chi vuole tentare questa via significa togliere ai giovani con talento e con passione la possibilità di formarsi sul proprio territorio o addirittura di iniziare questa professione, con chiare conseguenze anche dal punto di vista turistico. Non importa quanti siamo in questo momento, è una figura di cui c'è grande bisogno per cui più persone si formano e meglio è. Le zone scoperte nella nostra provincia attualmente? Agordino e Zoldano soprattutto». L'appello lo si vorrebbe far arrivare fino a Venezia, alle orecchie e sopra la scrivania del governatore Luca Zaia.
Alessia Trentin
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