Gabelli: la campanella suonerà fra tre anni

Martedì 12 Dicembre 2017
Gabelli: la campanella suonerà fra tre anni
IL PROGETTO
BELLUNO La città può riabbracciare le sue scuole: le Gabelli sono in rampa di lancio per l'ultimo tratto del percorso di recupero. Entro un paio di mesi Palazzo Rosso avrà in mano il progetto definitivo. Poi ci vorrà qualche mese per completare la parte burocratica. Entro la fine del 2018 uomini e mezzi avvieranno il cantiere dentro l'edificio. E in un paio di anni la vecchia scuola elementare (chiusa dal 2007 a causa dei crolli interni) tornerà ad essere a disposizione della cittadinanza. E anche dei piccoli alunni. Perché le Gabelli non saranno un monumento, ma torneranno ad essere scuola elementare e asilo. Così prevede il piano di recupero dell'edificio, che oltre al restauro delle stanze, ha calcolato anche un recupero della storia e della didattica delle Gabelli. «Perché il recupero non è un foglio bianco - dice l'ingegner Marco Rossato, presidente dell'associazione Cittadini per il recupero delle Gabelli -. La scuola ha una sua storia e una sua identità, che vanno capite e fatte rivivere».
IL TETTO È A POSTO
La riapertura si avvicina. Anche perché due tappe sono state già raggiunte. La prima riguarda l'adeguamento sismico della struttura (progetto da un milione e mezzo di euro, concluso qualche mese fa). La seconda è sul tetto. I lavori di ripristino della copertura, finanziati con contributo Fai e Intesa Sanpaolo (20mila euro) si sono conclusi qualche giorno fa. Ma il loro avvio era partito ancora nel 2014, quando il censimento dei Luoghi del Cuore del Fondo Ambiente Italiano aveva promosso la scuola cittadina con oltre 15.500 voti. Merito anche dell'associazione Cittadini per il recupero della Gabelli, che aveva sostenuto (e continua a sostenere) in vari modi l'iniziativa. In virtù del risultato raggiunto e degli oltre 15.500 voti dei Luoghi del Cuore, il Comune di Belluno ha potuto presentare un progetto per il ripristino di alcune porzioni di copertura (quella del corpo centrale e il terrazzo del corpo di testata a ovest, con problemi di infiltrazione d'acqua) e ha ottenuto il contributo. Per permettere il completamento dell'intervento di recupero, sono stati aggiunti 53.800 euro, in parte stanziati dal Comune e in parte raccolti con il supporto di associazioni locali, per un totale di 73.800 euro. «Talvolta si è chiamati a sostenere sfide che appaiono impossibili commenta Erminio Mazzucco, capo delegazione Fai di Belluno ma le si affronta con passione e tenacia, consapevoli che si sta facendo qualcosa di buono per la società e la cultura. E così è stato per la Scuola Gabelli di Belluno. L'impresa pareva improba, ma l'amore della popolazione bellunese nei confronti della propria mitica scuola, la straordinaria mobilitazione dei vari comitati, hanno fatto il resto. Una soddisfazione enorme, impensabile per una città di 36.000 abitanti: oltre 15.500 voti e le Gabelli come Luogo del Cuore più votato sul sito web del Fai».
VERSO LA RIAPERTURA
Per il progetto definitivo di riapertura, mancano solo i soldi del Bando periferie. Quei 18 milioni di euro che dovrebbero essere depositati nelle casse del Comune tra qualche giorno. «Non appena li avremo, scatteranno i 60 giorni per il progetto definitivo - dice il sindaco Jacopo Massaro -. Si tratterà di rendere nuovamente agibili e accoglienti gli ambienti della scuola, il cui recupero è stato il nostro obiettivo primario in tema di infrastrutture cittadine, perché siamo convinti che l'educazione sia la base per costruire una città migliore. Non intendiamo solo ristrutturare l'edificio, ma preservare i valori pedagogici della Gabelli, aggiornandoli al 2017».
Damiano Tormen
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci