«Infiltrazioni mafiose preoccupanti: operazioni sospette in crescita nel Veneto, raddoppiate a Vicenza»

L'intervento dell'on. Lattanzio, commissione antimafia, al seminario vicentino promosso da Regione Veneto e associazione Avviso Pubblico: "Non esistono territori immuni, ogni sindaco deve lottare"

Giovedì 4 Novembre 2021
Agenti della Dia che si opera contro le mafie
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VICENZA -  Le mani della piovra sul Veneto, e su Vicenza. Ieri a Vicenza si è svolto il seminario promosso dalla Regione del Veneto e dall'associazione Avviso Pubblico sul tema delle infiltrazioni mafiose. E l'intervento riportato dalle agenzie di stampa del parlamentare Paolo Lattanzio, membro della commissione antimafia, ha portato informazioni che hanno destato una certa preoccupazione.

«Tutte le ultime indagini istituzionali ci consegnano dati univoci sulle infiltrazioni mafiose in Veneto - ha spiegato il deputato senese, riporta una nota dell'Ansa -. È chiaro ormai da anni che non esistono territori immuni. Nello specifico le operazioni finanziarie sospette sono cresciute in questo biennio in tutta la regione e nella provincia di Vicenza addirittura raddoppiate. Sono state individuate migrazioni periodiche di sedi legali dalla Calabria a Vicenza ed è stata certificata l'infiltrazione di 'Ndrangheta e Cosa Nostra nelle aziende del territorio. Una situazione preoccupante che abbiamo chiaramente segnalato anche nella relazione sulle infiltrazioni mafiose in epoca Covid della Commissione Antimafia, che ho redatto. Il nostro non è stato solo un lavoro di analisi ma ha prodotto diverse proposte per i policy maker. Come, ad esempio, dei criteri per escludere dall'erogazione delle risorse del Pnrr le imprese che pagano le imposte nei paradisi fiscali, nella doppia ottica di dovere tutelare gli imprenditori e le imprenditrici che rimangono in Italia e proteggere i fondi del piano dalle mire della criminalità organizzata».

«Ora più che mai è necessario fornire ad enti pubblici e privati le strategie adeguate per la prevenzione e il contrasto all'infiltrazione mafiosa nei settori più fragili dell'economia, strutture rese più fragili a causa dell'emergenza da Covid-19 - ha sostenuto l'onorevole Lattanzio, del gruppo Pd -. Ma mi preme anche dire che il modo più efficace per togliere ossigeno alle mafie è intervenire sulle disuguaglianze sociali. Dobbiamo evitare che si sostituiscano al welfare statale, approfittando della difficoltà delle famiglie e delle situazioni di disagio economico e sociale.

Fondamentale rimane quindi investire nei fondi di coesione sociale e nel contrasto alla povertà educativa. Per questo, recentemente ho fatto un appello ai nuovi sindaci che estendo a tutti e tutte gli amministratori locali: la lotta alle mafie deve essere alla base di ogni politica del territorio».

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