Mafia nel Veneto, 23 imputati già rinviati a giudizio. Gli altri in aula il 15 giugno

Mercoledì 2 Giugno 2021
Per la Dia il ricco Veneto è molto "attrattivo" per le mafie

VENEZIA/VERONA - Mafia nel Veneto, rinvio a giudizio di 23 imputati nel maxi processo "Isola scaligera" relativo alle infiltrazioni criminali nel territorio veronese. Nell'udienza preliminare, informa l'avvocato Fabio Pinelli, incaricato dalla Regione Veneto per la costituzione di parte civile, a Venezia la giudice Marta Paccagnella ha disposto il rinvio a giudizio di tutti i 23 imputati che non hanno chiesto di essere giudicati con riti alternativi al dibattimento, fissando la prima udienza del processo, avanti il tribunale di Verona in composizione collegiale, per il giorno 6 ottobre 2021 alle 9.30.

Le accuse

Ai numerosi imputati vengono contestati, a vario titolo, oltre al reato di associazione mafiosa, anche i delitti di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, intestazione fittizia di beni, ricettazione, emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, favoreggiamento, illecita detenzione di armi, minacce e lesioni, simulazione di reato, truffa, corruzione e turbata libertà degli incanti. Per coloro, invece, che hanno avanzato richiesta di rito abbreviato, la prima udienza di trattazione, che si celebrerà innanzi al giudice Andrea Battistuzzi, è prevista per il 15 giugno prossimo. Gli imputati in tutto sono una cinquantina, quasi tutti italiani a parte qualche straniero: molti i veronesi.

L'allarme della Dia

Una relazione del primo semestre 2018 della Direzione investigativa antimafia ha messo l'accento sulla criminalità organizzata nella regione: "La presenza delle mafie nel Veneto non appare così consolidata e strutturata come nel nord ovest, ma diversi elementi fanno ritenere che siano in atto attività criminali più intense di quanto finora emerso perché l'area è molto attrattiva". Tra i pericoli, la 'ndrangheta con riciclaggio e traffico di droga: il denaro è investito in ristorazione, ricezione alberghiera e autotrasporto.Per ora non si ci sono sodalizi tra mafie extra Ue e italiane. I più attivi tra gli stranieri sono nigeriani, nordafricani, criminali dell'est Europa, cinesi e sudamericani. I nigeriani, i più aggressivi, gestiscono la prostituzione e il traffico di droghe.

I cinesi sono attivi in evasioni fiscali, commercio di merce contraffatta, sfruttamento della manodopera. Attenzione va posta al  settore dei rifiuti dopo gli incendi alle strutture di stoccaggio e smaltimento.

Ultimo aggiornamento: 14:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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