Sanità, politiche e televisioni: l'inedito asse Pd-Lega per allontanare il direttore generale dell'Ulss 7. Il ruolo di Finco e Possamai

Nelle intercettazioni telefoniche dell'inchiesta su Giovanni Jannacopolus (Rete Veneta) anche il leghista e il capogruppo dem nuovo sindaco di Vicenza

Mercoledì 31 Maggio 2023 di Angela Pederiva
L'apertura del punto nascite ad Asiago: con Bramezza anche Finco e Possamai

BASSANO DEL GRAPPA - Sotto i riflettori ci sono Giovanni Jannacopulos e Carlo Bramezza. Secondo l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, notificato un mese fa, il patron di Rete Veneta e Antenna Tre è accusato di minacce continuate a pubblico ufficiale e di atti persecutori ai danni del direttore generale dell'Ulss 7 Pedemontana, attraverso una presunta campagna denigratoria attuata per contestare la gestione dell'ente. Ma sullo sfondo dell'inchiesta condotta dalla Procura di Vicenza si dipana un complesso intreccio fra informazione, sanità e politica, con la costituzione di un curioso asse trasversale fra due componenti di peso del Consiglio regionale quali il vicepresidente leghista Nicola Finco e il capogruppo dem Giacomo Possamai (nel frattempo eletto sindaco del capoluogo berico). Nel corso degli accertamenti, e in particolare delle intercettazioni, la Guardia di finanza di Bassano del Grappa ha perfino ipotizzato per entrambi il concorso con l'imprenditore nel reato di istigazione alla corruzione (di cui sarebbe stato parte offesa il governatore Luca Zaia), ma il pm Serena Chimichi ha chiesto e ottenuto l'archiviazione di questo stralcio.


LA TROUPE CACCIATA
Dunque né Finco né Possamai sono indagati: le loro azioni e le loro parole non sono state ritenute penalmente rilevanti. Politicamente è però interessante l'inedita alleanza fra due esponenti della maggioranza e dell'opposizione. Finco rivendica il diritto di difendere il territorio bassanese come consigliere, dopo che non è stato scelto come assessore. Possamai assiste alle tensioni interne al blocco zaian-leghista, nella speranza che possano rafforzare la posizione della minoranza rispetto alle scelte di Zaia. Emblematico è l'episodio del 30 dicembre 2021, quando Bramezza caccia la troupe di Rete Veneta dalla conferenza stampa di fine anno, a suo dire esasperato da cinque mesi di attacchi mediatici. L'indomani Jannacopulos parla al telefono con Finco dell'interrogazione che quest'ultimo sta per depositare sulla soppressione della Chirurgia senologica all'ospedale San Bassiano, oggetto di servizi televisivi critici, chiedendogli di presentarne un'altra sul nuovo fatto: «Fai l'interrogazione perché ha fatto questo gesto e cosa pensa». L'imprenditore insiste, il politico è incerto: «Sì ma ste robe qua e ga da farle l'opposision. Se e fasso mi, che so maggioranza, me fa el cueo Zaia!». Due ore dopo Jannacopulos riceve una chiamata da Possamai, il quale esprime stupore per la mossa di Bramezza: «Però io credo che abbia proprio perso la testa, eh? È l'unica spiegazione... non è neanche più lucido... perché... dai! Che autogol è? Tagliar fuori la principale tv del territorio...». L'81enne replica: «Vuole alzare il livello... lo alziamo...».
Il 1° gennaio 2022 Finco e Jannacopulos si lamentano dell'arroganza di Bramezza e sospettano che sia protetto da qualcuno.
F: «Infatti qualcuno mi dice che se fa così è perché si sente le spalle coperte».
J: «Secondo me ricatta il capo. In qualche maniera».
F: «Te disi? Che elementi vuoi che abbia? Insomma...».
J: «Ma non lo so... o ha qualcuno al di sopra...».
F: «Sai che dopo quella è una lobby potente, no?». Appunto sul brogliaccio: «I due sorridono».
Scrivono gli investigatori: «L'Autorità Politica ha un atteggiamento accondiscendente alle richieste che l'indagato avanza; è altamente probabile che questo scaturisca dalle conferenze stampa che giornalmente il Presidente della Regione Veneto tiene in diretta sugli schermi di Rete Veneta; la visibilità mediatica del Presidente non deve essere intaccata dalle schermaglie».

Occorre però avere il sostegno del territorio. Il 10 gennaio 2022 Possamai dice a Jannacopulos: «Ma io, guarda, su questo, ho convocato i sindaci apposta mercoledì, più che altro... non li ho convocati per questo, li ho convocati... parliamo anche di questo... ma perché tu mi hai detto "incomincia a prepararli alla battaglia Bramezza"... Io però li devo tenere insieme, e loro devono reggere sulla posizione di Santorso, per cui bisogna che la pianifico bene, e quindi li vedo per parlargli di questo mercoledì... intanto chiamo Nicola (Finco, ndr.) e mercoledì faccio la riunione dei miei e poi noi ci aggiorniamo... vengo anche a trovarti, dopo».


I GUAI FINANZIARI
Nell'annotazione del 19 gennaio 2022, le Fiamme gialle ipotizzano così il concorso fra i tre nell'istigazione alla corruzione, poi escluso dalla Procura: Jannacopulos «vero dominus del disegno criminoso», Finco «soggetto con condotte attive consistite nel presentare specifiche interrogazioni in sede consigliare contro la gestione dell'Ulss 7 Pedemontana», Possamai «soggetto incaricato dal dominus a raccogliere consensi dai sindaci a lui vicini». Con i due consiglieri regionali il patron televisivo «si rapporta, con toni perentori, impartendo ordini e direttive sulle strategie da assumere e sui comportamenti da attuare». Anche sui guai finanziari di Bramezza, svelati il 10 febbraio 2022 da Rete Veneta: una procedura di liquidazione del patrimonio personale del dg, per debiti pregressi che sfiorano gli 11 milioni di euro. Quattro giorni dopo Possamai chiama Jannacopulos per annunciargli un comunicato sul caso («Io e il Pd di Bassano, insieme su questa roba...») e i due concordano di mantenere per il momento il riserbo su altri documenti.
P: «Io non dico niente a nessuno, perché ho capito che neanche Finco la sa tutta, perché ieri ci siamo sentiti al telefono, a lungo, per capire cosa fare, e lui mi ha detto "perché so che Giovanni mi dice che ha tre carte... non so che carte abbia...". Bon, bon, me l'ha detto, per cui ho capito...».
J: «Sì, gli ho detto così però non gli ho detto niente... lui non sa quello che sai tu!».


IL DIGITALE TERRESTRE
In quel periodo le tivù locali sono preoccupate per le nuove frequenze del digitale terrestre, finché il 17 febbraio 2022 viene approvato alla Camera un emendamento risolutivo al decreto Milleproroghe. Due giorni più tardi Jannacopulos esprime a Possamai apprezzamento per il ruolo del Pd e irritazione per l'inerzia di Zaia verso le emittenti venete.
J: «Chi più chi meno tutte lo hanno aiutato...! È oggettivo!».
P: «È oggettivo».
J: «E tu non puoi sottrarti "io non so, io non c'entro..." No! Tu c'entri, cazzo! Eccome c'entri! C'entri eccome!».
P: «È un po' il suo stile quello...».
Intanto le frizioni agitano la Lega. Nell'informativa del 28 febbraio 2022, la Finanza rimarca che «Finco si contrappone alla linea politica del suo partito (che peraltro è il medesimo del Presidente Zaia) pur di assecondare le richieste avanzate da Jannacopulos». Al riguardo viene citato l'articolo pubblicato la settimana prima dal Gazzettino, sullo scontro in aula tra il leghista e l'assessore Manuela Lanzarin sulla Senologia di Bassano. Non più solo il dg: ora anche il governatore finisce nel mirino.

Ultimo aggiornamento: 15:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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