Via Libertà, nuovo sovrappasso: tra un anno sarà pronto

Sabato 24 Luglio 2021 di Alberto Francesconi
Il sovrappasso in via della Libertà
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MESTRE - Lo scheletro ora è stato completato. Con la posa dell'ottavo concio metallico davanti al Parco scientifico tecnologico è ora visibile l'intera struttura della struttura sopraelevata sulla quale passerà via della Libertà, sotto la quale sarà predisposta la rotatoria per l'innesto da via delle Industrie e dalla prima zona industriale.

L'arco del sovrappasso, lungo 158 metri, rappresenta uno dei punti più delicati del grande snodo viario che, fra un anno, regolerà i collegamenti fra Mestre, Venezia, il polo industriale e l'area di via Torino. 


L'INTERVENTO

Un progetto del costo di 18,3 milioni di euro, finanziati dall'accordo del 2015 fra ministero, Regione, Comune e Porto per il rilancio dell'area produttiva di Marghera. Un'opera colossale che l'associazione temporanea di imprese costituita da Brussi Costruzioni, Zara Metalmeccanica, Adria Strade, Coletto, e Segedico sta realizzando senza bloccare il traffico fra Mestre e Venezia, nonostante nel frattempo sia stato modificato l'asse viario per fare spazio all'altra opera prevista: il mini-tunnel sopra il quale si innesterà la viabilità da e per via Torino, lungo il lato del Vega, attraverso il moncone del sovrappasso preesistente, sopravvissuto alla demolizione di parte del manufatto avvenuto ancora durante il primo lockdown.


SODDISFAZIONE SOCIAL

La posa dell'ultimo concio metallico della sopraelevata è stata salutata ieri con soddisfazione dal sindaco Luigi Brugnaro, che ha postato un video con le immagini salienti dell'intervento. Il passo successivo ora sarà la posa dei solai, ovvero della base della struttura sulla quale passeranno auto e mezzi pesanti. Dopo toccherà alle rampe d'accesso allo svincolo di via Torino e per ultimo si procederà a realizzare la rotatoria a raso in corrispondenza di via delle Industrie, davanti alla Fincantieri. Ci vorrà ancora un anno di lavoro, come ipotizzato a suo tempo dall'assessore Renato Boraso, sperando che non ci siano ritardi legati a fattori esterni e imprevisti. Una volta ultimata l'opera sarà più facile raggiungere Venezia anche in bicicletta, attraverso la ciclabile finalmente messa in sicurezza, e la stessa fermata ferroviaria di Porto Marghera sarà riqualificata con l'intervento in corso da parte delle Ferrovie. 

Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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