L'invasione di pupazzi e robot. Apre a febbraio Venice vintage toys

Mercoledì 22 Gennaio 2020 di Tomaso Borzomì
Fabrizio Fontanella con il grande Bruno Bozzetto, creatore tra gli altri di Johnny Bassotto
VENEZIA Tutto è cominciato con i fumetti, poi sono arrivati i gadget e ora un’associazione culturale che Fabrizio Fontanella definisce «Un sogno che si realizza». Sposato con due figli, il 47enne veneziano da sempre è un appassionato di quel mondo vintage cartoonesco che gli è nel dna, come spiega: «Ai tempi delle scuole, quando uscivo dalla Gabelli andavo a vedere la collezione di un signore che apriva i cancelli e con la paghetta me li compravo». Poi sono arrivati gli abbonamenti a Topolino, quindi la passione si è ampliata a Diabolik e Alan Ford su tutti. 
LA PASSIONE
Il passaggio seguente è stato il collezionismo: «Con altri amici, a fine anni ‘80, abbiamo dato il via alla fiera del fumetto del Lido, all’interno del patronato, però il collezionismo è costoso e quindi frequentavo i mercatini regionali. Come tutti quelli che non possono permettersi spese eccessive vendevo i doppi per mantenere la collezione». Il passaggio dal fumetto al giocattolo fisico è avvenuto grazie a un garage di Mestre: «Durante un mercatino un signore mi ha proposto di andare a vedere un magazzino a Mestre, c’erano pezzi della Ledra Plastic che rappresentavano figure della Disney e della Warner, mi sono piaciuti e da lì ho lasciato un po’ il mondo del fumetto per il giocattolo». 
IL PROGETTO
Tanto da arrivare oggi a proporre una cosa unica in Italia, che Fontanella però precisa: «Non è un museo. L’11 febbraio aprirà una associazione culturale (Venice vintge toys) con all’interno una mostra permanente composta da oltre 5mila gadget e giocattoli rigorosamente vintage legati al mondo della tv del Carosello e dell’animazione anni ‘60-‘80». All’interno gli associati potranno visitare gli spazi e imbattersi in Goldrake, Mazinga, ma anche Puffi o personaggi Disney, Hanna&Barbera, Hazard e A-Team per citarne alcuni. I più nostalgici potranno ammirare Calimero, Carmencita e Caballero o Susanna tutta panna in materiali plastici. L’associazione costerà cinque euro l’anno e permetterà di visitare lo spazio, mentre i soci premium, a cui sarà chiesto un contributo di 35 euro, avranno la mascotte “El Panta” creata da Giorgio Cavazzano e prodotta dalla friulana Ledra Plastic. 
PUNTO DI RIFERIMENTO
La curiosa collezione del veneziano è diventata un catalogo e un punto di riferimento per gli amanti del settore: «Il livello di collezionismo è cresciuto, quindi ho pensato di fare alcuni cataloghi, oltre a un libretto fotografico portandoli in giro per Venezia, come José Carioca su un’altana, o Pinocchio dentro una fornace». Fontanella ha quindi attirato l’attenzione su di sé e sulla passione anche di mostre importanti: «A Varese con il Comune per una mostra sul made in Italy o a Milano al museo del Carosello». Il passo seguente è stato quello di pensare a qualcosa in città: «Mi son detto perché non qui. Ho cercato un luogo finché dopo due anni l’ho individuato nella sede dell’ex cartotecnica veneziana, in campo San Stin, in calle de la vida 2390/A. Un posto agevolmente raggiungibile anche dalla terraferma». 
UN SOGNO CHE SI REALIZZA
La gioia di Fontanella è quella di un uomo che dopo una vita spesa nella propria passione è riuscito a realizzare il suo desiderio: «Per me, come per qualsiasi collezionista, questo è il sogno che si realizza. Si fanno sacrifici, sveglie presto, si gira l’Italia a caccia dei pezzi e dopo 30 anni c’è l’apoteosi». Un’apoteosi che non dimentica le curiosità, tante, affrontate durante gli anni del collezionismo: «Sono tante le storie, in particolare la possibilità di conoscere Gino Gavioli che mi ha regalato alcuni bozzetti originali, oppure il pranzo con Guido De Maria, autore e regista di Superfumetti in tv. Ma ho anche avuto in regalo dalla Ledra Plastic uno dei due esemplari al mondo di un prototipo di un personaggio Disney mai andato in produzione». Da ultimo, Fontanella spiega l’obiettivo della sua apertura: «Vorrei far sorridere tutti coloro che entrano, accolti da un’esplosione di colori. Sarà impossibile non immergersi nei ricordi e respirare l’aria di un tempo, quella della creatività italiana lontana dalla produzione seriale di oggi». 
Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 21:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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