Venezia. Monica Poli, Lady pickpocket, aggredita da un borseggiatore

Domenica 31 Marzo 2024 di Michele Fullin
Uno degli striscioni dedicati a Monica Poli in città

VENEZIA - Non c’è pace per chi cammina per le calli di Venezia, che alla prima distrazione in questi giorni rischia di perdere portafogli e documenti. E non c’è pace per quel pugno di volontari che a loro modo cercano di disturbare l’attività delle bande, perché quasi ogni giorno sono vittime di aggressioni verbali e anche fisiche. Ne sa qualcosa Monica Poli, nota come la pasionaria del gruppo “Cittadini non distratti”, che con i suoi video “Attenzione pickpockets” ha portato il caso Venezia alla ribalta mondiale, con milioni di visualizzazioni. Ieri è stata spintonata brutalmente e offesa da uno dei borseggiatori in questo momento più noti. Il suo nickname usato per segnalarlo è “Sputacchio” perché è sua abitudine sputare addosso a chi lo disturba sul “lavoro”.
Ieri, poco prima dell’ora di pranzo, Poli si è imbattuta in una banda in una zona solitamente poco battuta ma in quel momento intasata di turisti, a poche decine di metri dalla stazione ferroviaria.

Ci saranno state duecento persone in una calle larga poco più di due metri e lunga una cinquantina. Tutti fermi e tre borseggiatori (due uomini e una donna) che mettono le mani nello zaino di una turista. È partito il video “Attenzione borseggiatori!”, e come sempre Poli ha cercato di far allontanare i manigoldi, quando qualcosa è andato storto. Lasciamo che sia lei a raccontarlo.

L’AGGRESSIONE

«Ero sul ponte di rio Marin per caso - spiega Poli, riferendosi a una zona un tempo tranquilla e oggi super affollata causa dei navigatori da smartphone che la indicano come via più breve per raggiungere Rialto - quando davanti a me ho visto i tre che stavano aprendo uno zainetto e ovviamente sono intervenuta come al solito. Ad un certo punto, Sputacchio, mi ha aggredito verbalmente e mi ha spintonata mettendomi le mani addosso e facendomi cadere il telefono. Per fortuna un turista che era lì lo ha diviso da me, altrimenti non so come sarebbe finita. Io - prosegue - comunque come sempre ho chiamato il 112 seguendo la banda fino al ponte degli Scalzi (quello sul canal Grande che porta alla stazione, ndr). Dopo il preavviso di pattuglia però sono arrivati due agenti della polizia locale che mi hanno risposto di essere lì solo per il traffico. I carabinieri sono arrivati venti minuti dopo, ma ormai non c’era nulla da fare se non sporgere denuncia come poi ho fatto più tardi».

LA CITTÀ INVASA

Questo è solo uno dei casi di una giornata di ponte vacanziero a Venezia, invasa in questi giorni da decine di migliaia di turisti, pernottanti e non. Una massa non regolata di persone che arriva a Venezia prima dell’applicazione del Contributo d’accesso. Il “ticket” di 5 euro a persona, infatti, sarà fatto pagare solo a partire dal 25 Aprile e ci saranno anche i controlli. Al momento nessuno impedisce di calare in laguna e quindi è un’invasione: ieri centinaia di metri di coda per entrare in Basilica di San Marco. E siamo solo all’inizio perché il 90 per cento di chi arriva vuole arrivare in piazza.
Dall’arrivo in treno o in autobus dei gitanti fino alla loro destinazione finale c’è la caccia al portafoglio che inizia nel momento stesso in cui scendono dal mezzo.
Oltre ai personaggi noti e arcinoti - alcuni dei quali sono stati “ritirati” per un po’ per evitare di farli finire in galera per cumulo di pena - è pieno di facce nuove in giro, alcune viste qualche tempo fa a Milano o a Madrid.

VOLTI SEMPRE NUOVI

«C’è un’invasione pazzesca di uomini e donne nuovi- riprende Poli - due sere fa ero con un reporter tedesco e abbiamo contato 15 borseggiatori in 20 minuti solo a piazzale Roma, che è diventata terra di nessuno nonostante la forte pioggia. Qui ci deve essere un presidio fisso per prevenzione. E poi il ministro Nordio deve mettere mani alla riforma Cartabia, che come dicono le forze dell’ordine ha di fatto “depenalizzato” il borseggio. Le cose vanno sempre peggio, anche con la presenza delle squadre antiborseggio della polizia locale, della polizia di Stato e dei carabinieri. Ci saranno 100 borseggiatori in giro in contemporanea. Le forze dell’ordine fanno quello che possono ma noi qua siamo in balia dei delinquenti. Ora non si limitano a sfilare portafogli, ma minacciano chi se ne accorge».

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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