Quarta asta per il Parco Scientifico Vega: già pronte due offerte

Giovedì 1 Giugno 2023 di Elisio Trevisan
Il parco tecnologico-scientifico Vega

MESTRE - Quarta asta per vendere il Vega Parco Scientifico: le offerte, dopo i tre tentativi che hanno portato alla cessione di una sola parte degli edifici, dovranno essere presentate entro luglio, e il 14 luglio si avrà l'esito. La novità, rispetto alle tre gare precedenti, è che ci sono già due offerte formalizzate per tutta la ristorazione e per il Vega 2, ex Agip, ossia l'area verde di 6 ettari che sta tra il Palaexpo e via della Libertà.

Per la ristorazione un gruppo ha offerto 500 mila euro, mentre per lo spazio libero sul quale sarebbe dovuto sorgere un altro pezzo del Parco scientifico, si è fatta avanti Panfido Rimorchiatori Riuniti che è pronta a pagare i 2,5 milioni di euro posti a base d'asta. La società ha la sua sede nel canale Brentella: sulle due sponde del canale sono ormeggiati i rimorchiatori della flotta e pure un pontone galleggiante che ospita gli uffici amministrativi e direzionali. Dato che l'area Vega 2 si affaccia proprio sul canale Brentella, per Panfido è il luogo ideale dove realizzare una sede fissa. In tal modo la Società si metterebbe anche al riparo da eventuali nuovi sfratti come quello che intimò nel 2021 il commissario dell'Autorità portuale, Cinzia Zincone. Siccome a Venezia rimorchiatori, ormeggiatori, piloti, barcaioli e via di seguito, tutte attività fondamentali per la vita del porto, non hanno una sede in una delle banchine non essendo stata prevista dal Piano regolatore portuale del 1965, meglio prevenire che curare.

LE POTENZIALITÀ
«Se sarà Panfido ad aggiudicarsi la gara a noi va bene, anche se quell'area in realtà ha molte altre potenzialità. - afferma Roberto Ferrara, amministratore unico di Vega Scarl sin dal 2015 - Ci si può fare quel che si vuole, se il progetto è compatibile il sindaco lo approva, anche un albergo che sarebbe a Mestre e allo stesso tempo a 5 minuti da Venezia. Magari non ci costruisce i garage interrati altrimenti bisognerebbe bonificare, ma spazio ce n'è. E tra qualche mese al massimo, quando sarà aperta la nuova viabilità che collegherà il Vega con via Torino e con Venezia, quest'area vedrà aumentare di molto il suo valore». Quanto al resto del Vega (la società che al 65% è dell'Ive, l'immobiliare del Comune di Venezia, per un 7,6% di Veritas e poi di molte imprese che hanno una partecipazione ciascuna sotto l'1%), è in liquidazione dopo che le precedenti gestioni avevano accumulato 15 milioni di euro di debiti. La conduzione, invece, è in attivo e Roberto Ferrara, che aveva iniziato il suo mandato con un 80% di occupazione degli spazi, l'ha portata al 100%: non c'è più un buco libero per uffici e aziende, con circa 100 imprese insediate negli edifici del Vega e altre 100 nel "super condominio" di proprietà privata (Nova Marghera del gruppo Guaraldo) dove hanno sede anche Confindustria e vari professionisti. Con i bandi precedenti il liquidatore giudiziario di Vega Scarl, Paolo Marchiori, aveva venduto la torre Hammon e l'edificio Antares per circa 1,3 milioni di euro.

LE DISPONIBILITÀ
Ora mancano, oltre agli spazi della ristorazione e a Vega 2 sui quali ci sono appunto già due offerte, la parte nord dell'edificio Lybra accanto alla sede di Confindustria, dove c'è la Camera di Commercio, l'Auriga (quello a punta più a nord di tutti e che si affaccia su via delle Industrie), il Pegaso (il lungo edificio che si affaccia su via della Libertà, continuazione dell'Antares) e infine la Porta dell'Innovazione, il primo immobile del Vega ad essere stato realizzato e che un tempo ospitava la palazzina del Cral della fabbrica Agrimont: oggi ospita anche l'università Ca' Foscari con l'incubatore di aziende Vega In Cube, e in parte è di proprietà del Comune di Venezia che ha anche metà del Pegaso. La base d'asta per i vari lotti è di quasi 13 milioni di euro.

 

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