​Tragedia del bus a Mestre. Katya e l'ultima foto a Burano della sua famiglia spezzata «Tre è il numero più forte...»

La donna ha perso il marito e ora che sua figlia sta per svegliarsi dal coma ha postato lo scatto prima dell'incidente

Sabato 28 Ottobre 2023 di Angela Pederiva
Tragedia del bus a Mestre. Katya e l'ultima foto a Burano della sua famiglia spezzata

Una bimba e un uomo si tengono per mano, in uno degli scorci più suggestivi di Burano.

Tra due file di case colorate, affacciate sulla calle, la figlia guarda il padre, il quale si volta a sorridere verso la fotocamera: al di qua dell'obiettivo c'è una donna, la loro madre e moglie, che per tre settimane e tre giorni ha custodito quello scatto nel suo cuore. Solo ieri, vedendo un raggio di sole dopo una notte di pioggia, dal suo letto d'ospedale Katya ha avuto la forza e la speranza di postarlo in una "storia" su Instagram. A quasi un mese dalla strage del bus a Mestre, ecco la prima immagine che mostra gli ultimi momenti di serenità della famiglia ucraina Sierov, quelli precedenti alla tragedia in cui sono deceduti 20 turisti e l'autista Alberto Rizzotto: la piccola Anastasia lotta ancora per la vita, mentre papà Dima non c'è più.

LE IMMAGINI
Nel racconto del disastro avvenuto sul cavalcavia di Marghera, e delle indagini in corso per accertarne le cause e le responsabilità, i filmati e le fotografie hanno rivestito un ruolo cruciale. Il video del pullman che precipita oltre il guard-rail, così come l'istantanea delle bare allineate fra i piloni, resteranno probabilmente per sempre nella memoria collettiva dell'immane disgrazia. Ma inevitabilmente sono tutte immagini di morte. Di quello che è successo prima, invece, non si era visto pressoché nulla. Era un martedì, molti passeggeri della navetta offerta dal campeggio Hu erano appena arrivati in laguna, verosimilmente non c'era stato ancora il tempo di inviare selfie e panorami ad amici e parenti, né di pubblicarli sui social.


LA FOTOGRAFA
Kateryna "Katya" Sierova è una fotografa di professione. Originaria di Cherson in Ucraina, una delle zone più martoriate dalla guerra, ancora nove anni fa la donna si era trasferita a Dubai insieme al marito e coetaneo Dmytro "Dima" Sierov. Lei lavorava come assistente al marketing in un'azienda mineraria, lui come manager nel settore immobiliare. Ma oltre all'impiego in ufficio, e alla cura della figlioletta Anastasia nata nel 2019, la 33enne si era anche specializzata nelle foto di famiglie, storie d'amore e maternità. Una passione coltivata pure nel proprio privato, come in questa vacanza in Italia, organizzata per festeggiare il suo compleanno del 1° ottobre, due giorni prima della sciagura. Ecco allora le tappe a Milano, sul lago di Como e alle Cinque Terre, documentate dagli scatti raccolti nella galleria "Italy" del suo profilo. Invece di Venezia, l'ultima meta del viaggio familiare, non era visibile alcuna immagine di bellezza, evidentemente spazzata via dalla sbandata fatale.


IL TRIANGOLO
Quella sera Dima è spirato sul colpo. Anastasia è stata portata in gravissime condizioni al Centro grandi ustioni di Padova. Katya è stata ricoverata in codice rosso al Ca' Foncello di Treviso. Per avvicinarla alla figlia di 4 anni, in coma farmacologico nella Terapia intensiva pediatrica, la donna era poi stata trasferita nella Chirurgia euganea, da dove la prossima settimana potrebbe essere spostata in una struttura di riabilitazione. I medici sono fiduciosi anche per la bambina: stanno pensando di provare a svegliarla. È così che ieri mattina, dopo aver postato un video del cielo sempre più azzurro fra le nuvole grigie, la sua mamma ha voluto condividere anche quell'ultima foto scattata a Burano, rivolgendosi idealmente al marito: «Mi hai detto che il numero tre e la figura del triangolo sono i più forti...». Dima, Anastasia e Katya, ancora uniti, tre settimane e tre giorni dopo.

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Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 15:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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