È comprensibile l'ansia di verità sulla strage del bus. Ma per questo non servono conclusioni affrettate

Sabato 21 Ottobre 2023
Strage del bus a Mestre

Caro Direttore,

non è che quei due bus elettrici cinesi, quello della tragedia del cavalcavia, e l'altro di via Carducci, abbiano la possibilità della guida a distanza? È sconcertante che tutto sia in regola al parere degli esperti cinesi e anche sulla salute dei conducenti tutto ok; non restano che i guardrail, inferriate vetuste... Speriamo bene.
Piergiorgio Beraldo


Mestre (Venezia)


Caro lettore,
è ovvio che di fronte a una tragedia come quella del cavalcavia di Mestre l'opinione pubblica voglia sapere cosa sia successo, quali sono le cause che hanno provocato la morte di tante persone.

Purtroppo non è così semplice e il rischio di trasformare in verità brandelli di notizia o sensazioni è un rischio sempre dietro l'angolo, anche per noi che facciamo informazione. I fatti per ora ci dicono alcune cose. Poche ma importanti. Che il bus precipitato dal cavalcavia non aveva guasti alle parti meccaniche principali, freno e sterzo. Che non c'è stato alcun incendio a bordo né prima né dopo il tonfo dal cavalcavia, ma solo alcune fiammate isolate al momento dell'impatto al suolo, prova ne sia che i feriti con ustioni sono stati pochissimi. Che quando è precipitato il bus andava pianissimo: 3 km all'ora, quindi non ha frenato (perché sull'asfalto non ci sono segni) ma aveva fortemente rallentato. Che il guardrail era certamente usurato, ma il bus prima di precipitare è andato con il pneumatico sulla banchina a fianco della strada che non ha retto il peso del pullman. Sappiamo invece ancora poco sulle condizioni dell'autista. Era giovane e in buona salute. Aveva iniziato da poco meno di due ore il suo turno, ma per ora le notizie sul suo stato di salute al momento dell'incidente sono molto frammentarie. I primi risultati dell'autopsia, secondo informazioni fornite dall'avvocato della famiglia del conducente, sembrano escludere un malore improvviso, ma mancano ancora molti elementi per avere un quadro clinico completo. Inoltre non conosciamo ancora cosa esattamente le telecamere di cui era dotato il bus abbiamo ripreso, se cioè consentano di capire quali siano stati i movimenti e i gesti dell'autista negli attimi precedenti l'incidente e il crollo dal cavalcavia. E questi sono tutti elementi decisivi per comprendere la dinamica di ciò che è accaduto. Soprattutto per capire cosa abbia originato la perdita di controllo del bus e per valutare se, alla luce di questo, una barriera di tipo diverso da quella installata sul cavalcavia avrebbe impedito al bus di precipitare. La tragedia è stata grande. Ma proprio per questo è giusto e necessario muoversi con grande circospezione ed evitare da parte di tutti conclusioni affrettate.

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