Nel nuovo Topolino due inedite storie del giovane disegnatore Pietro Boscolo Zemelo

Sabato 6 Novembre 2021 di Diego Degan
Pietro Boscolo Zemelo, il disegnatore di Chioggia

CHIOGGIA - Sarebbe banale dire che ha scoperto i fumetti Disney (la collezione segreta del nonno) da bambino. Chi non lo ha fatto? Ma il chioggiotto Pietro Boscolo Zemelo è stato perseverante ed è diventato grande restando bambino, si potrebbe dire.

Sì, perché ora i fumetti che gli piacevano tanto li scrive e li disegna egli stesso: è diventato un fumettista completo. Nel numero di Topolino in edicola questa settimana, infatti, Pietro compare con due storie e una di queste, Paperino pastore cittadino, è la prima storia che lui stesso ha disegnato, anche se collabora con la Disney, ormai dal 2014 e, da allora, ha già prodotto più di 3000 tavole di varie storie, tradotte in 12 lingue e più di 1000 tavole disegnate. Ma non è stato facile arrivare a questo traguardo.

LA PASSIONE

Nato nel 1985, è stato preso dalla passione per il fumetto Disney, si diceva, leggendo, appena ha potuto farlo, la collezione del nonno. Da allora ha cominciato a cimentarsi con il disegno: da solo, a casa, e anche sui banchi (letteralmente sopra i banchi) di scuola. Alla fine delle superiori aveva fatto vedere i suoi lavori a qualche esperto del settore ricevendo molti incoraggiamenti a migliorare: in sostanza non era pronto. Università a Venezia, frequentando i corsi di cinema e teatro, lasciati, poi, a favore dello studio del giapponese e i primi contatti con un maestro della Disney grazie all'interessamento di una sua professoressa. Ma ancora nulla di concreto. Nei due anni seguenti un lavoro (sottopagato) come colorista di fumetti e una vita da precario come addetto al Burger King, lavapiatti e commesso in un Disney Store. Insomma, ci girava attorno ma non concludeva. Si arriva al 2011 quando Pietro si decide a seguire una strada più tradizionale e scrive alla Disney, presentando i suoi lavori. Aveva fatto bene? Per due anni e mezzo ha pensato di no. Poi è arrivata la risposta: Ok, presentaci tre sceneggiature su questi temi. Era la prova finale, ed è andata bene. Nella settimana di Natale del 2014 è uscita su Topolino la sua prima storia sceneggiata, Topolino e l'albero di Holly. Una storia, in qualche modo, controcorrente, dato che parlava di un killer nel mondo edulcorato di Topolinia. Ma per Pietro era solo l'inizio.

«Prima o poi arriverò anche a disegnare», aveva detto allora. In effetti le sue sceneggiature le costruiva già allora sotto forma di story board, ovvero di tavole con disegni approssimativi (lo stesso stile, per fare un paragone per appassionati di fumetti, di Gianluigi Bonelli per il suo Tex) e ha continuato, per anni, a perfezionare le sua capacità sotto la guida di un mostro sacro come Tito Faraci, che gli ha insegnato la tecnica e lo stile dei fumetti Disney. Nel frattempo Pietro ha fatto anche il giramondo, trascorrendo periodi in vari Paesi e, oggi, da Kiev, dove vive, si gode l'uscita della sua prima storia disegnata e della prima puntata di una sceneggiatura in quattro parti, Paperin Pigafetta oltre i confini del mondo, la rievocazione della circumnavigazione della Terra da parte di un Paperone Magellano e del suo biografo, in veste di papero. Ma, raggiunto il traguardo sognato dall'infanzia, Pietro non sembra accontentarsi: racconterà il suo viaggio a piedi attraverso l'Islanda in un volume, di prossima uscita, insieme a National Geografic. 
 

Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 10:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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